di ROSITA SPINOZZI –
RIPATRANSONE – La sede dell’Archeoclub di Ripatransone ha aderito con entusiasmo all’iniziativa “Marche Terra di Castelli”, proposta dal coordinamento regionale di Archeoclub d’Italia, in quanto le mura di cinta della città sono tra le più imponenti e prestigiose della Regione Marche: circa 2.480 metri con all’origine la presenza di circa 30 torrioni di avvistamento e difesa, di cui al momento restano soltanto 10. L’Archeoclub è sempre stato in prima linea per la conservazione delle mura e il restauro dei torrioni a partire dal 2007 con il convegno “Ripatransone: le mura di cinta tra storia e conservazione” nella Sala di Rappresentanza del Comune, con relatori l’arch.Moreno Farina e il prof.Alberto Pulcini. «All’epoca ci fu un completo accordo da parte dell’allora Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo D’Erasmo e con assessore alla cultura il prof.Remo Bruni, ma occorrevano i finanziamenti.- spiega la presidente dell’Archeoclub di Ripatransone, Donatella Donati Sarti – Passarono alcuni anni e nel 2011 i torrioni del Balzo, divisi dall’abbattimento delle mura di comunicazione per la costruzione della strada negli anni’60, vennero restaurati con i fondi europei sviluppo regionale Fesr. Da allora tanti studenti hanno visitato il torrione nel corso del progetto “Piccolo archeologo”. Il locale evidenzia pienamente la struttura tipica dei torrioni con doppio piano e soppalco in legno, raggiungibile con una scala, distinguendo 
gli spazi per chi era di guardia e chi riposava. Considerato che i torrioni erano almeno 30, possiamo immaginare quale impegno umano potesse costituire per la città la guardia e la difesa». La proposta della sede locale di Archeoclub è stata la visita ai torrioni, che si è svolta domenica 15 settembre. Erano presenti l’assessore alla cultura Stefania Bruni, la presidente della sede locale dell’ Archeoclub Donatella Donati Sarti con alcuni membri Archeoclub, in particolare il veterano del club, dott.Mario Virgili (socio dall’atto di costituzione del primo ArcheoRipa con presidente Don Enrico Cerolini) grande conoscitore dei segreti di queste mura per esperienza infantili e adolescenziali vissute; il presidente del Centro Belvedere Mariano Giannetti; Giuseppina Damiani, artefice della mostra dedicata alle erbe medicinali del Medioevo, attualmente visitabile nel torrione. All’iniziativa ha partecipato un pubblico eterogeneo, proveniente dalle sedi marchigiane dell’Archeoclub, ma anche visitatori statunitensi e olandesi che si sono presentati incuriositi già durante le fasi di allestimento. A presto una passeggiata archeologica attorno le mura di cinta.
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