“Omnia Artis”, primo appuntamento con la rassegna culturale al Museo Barbella di Chieti

di REDAZIONE –

CHIETI – L’Associazione ArteMind organizza la manifestazione Omnia Artis, patrocinata dal Comune di Chieti con direzione scientifica di Angela Rossi. Il primo appuntamento è previsto per sabato 16 novembre alle ore 10, presso il Museo Barbella, con uno spazio culturale intitolato Gemmart, con una conferenza sul corallo e su i suoi significati simbolici ed iconografci. Giovanna De Crecchio, Valeria di Toro, Silvana Marrone, Paolo Manente, Annalisa Michetti, Giulia Pelaccia, Barbara Vinci, Mauro Vavotici, Gabriella Vitullo, allievi della Scuola di Recitazione del Teatro Marrucino con la regia di Giuliana Antenucci eseguiranno citazioni del racconto “Il Mercante di coralli” di Joseph Roth e aforismi a tema. Sarà presente Cesare Di Martino, direttore amministrativo della Deputazione Teatrale del Teatro Marrucino di Chieti.

L’origine della parola deriva da greco koraillon, che significa scheletro calcareo. Fin dall’antichità è stato utilizzato come amuleto per allontanare ogni forza ostile. Si pensava che tenesse lontano anche i fulmini. Secondo il mito, tramandatoci da Ovidio nelle sue Metamorfosi, il corallo si sarebbe originato dal sangue di Medusa. Sebbene sia annoverato tra le pietre preziose, il corallo è un piccolissimo polipo, che vive in colonie, secernendo uno scheletro calcareo ramificato rosso, roseo o bianco. La triplice natura del corallo, che collega mondo vegetale, animale e minerale, ha fin dall’antichità affascinato gli uomini, incarnando il concetto di trasformazione, evoluzione e rigenerazione. Questa sua peculiare caratteristica ha permesso al corallo di entrare nelle grazie degli artisti nei vari secoli, che ne hanno celebrato l’eterna bellezza.

Sul versante religioso il corallo rosso diventò un signum sacro. Con il suo colore ricorda la Passione di Cristo. Per questo venne utilizzato nelle iconografie sacre raffiguranti l’immagine del Bambinello con una collanina al collo e un rametto di corallo. Esempi di queste raffigurazioni si possono trovare nelle opere del primo Rinascimento, come quelle di Piero della Francesca, del Mantegna, del Pinturicchio, di Raffaello Sanzio, dei pittori della cerchia dello Squarcione e del Bellini. L’introduzione dell’uso del Rosario nelle pratiche di devozione rese comune l’utilizzo del Corallo per la costruzione dei grani rossi, che richiamavano le Rose mistiche del giardino mariano.

Anche nell’arte abruzzese compare il corallo, utilizzato per le presentose, gli amorini, ma anche nelle opere di Andre De Litio. Da ricordare le lavorazioni di Giulianova, non meno famose dei gioielli realizzati con il corallo sciacca, con il corallo di Trapani, di Sardegna, di Torre del greco. Celebri sono i presepi di corallo, considerati fra le realizzazioni più suggestive, frutto di un’arte concepita e iniziata a Napoli, che ebbe grande diffusione in Sicilia, dove i maestri corallai si sbizzarrirono nell’ideare e nel lavorare scene ispirate alla natività.

Il noto critico d’arte e letterario, prof. Massimo Pasqualone, che cura la sezione artistica, inaugurerà la Mostra degli Allievi del Corso di pittura della Maestra Daniela Ricciardi dal titolo “Pigmenta”. Espongono gli artisti: Liliana Di Muzio, Roberto Di Paolo, Teresa Evangelista, Graziella Fenotti, Giuseppe Lattanzio, Fausto Luongo, Donatella Pavone, Katia Ridolfi, Maria Teresa Scioli, Francesco Taraborrelli, Tonia Tortorella, Adriano Zaino. Il vernissage è previsto sabato 16 novembre alle ore 10, il finissage venerdì 22 novembre alle ore 13. L’ingresso è libero.

Copyright©2024 Il Graffio, riproduzione riservata