di REDAZIONE –
MONTEPRANDONE – Per la rassegna storica Alchimie d’Arte presenta il nuovo libro di Daniele Astolfi, “La brigata e la Maiella suggestioni tra mito e antropologia” (Solfanelli Editore). L’evento si svolgerà sabato 30 novembre alle ore 18 presso la Nuova Sala Riunioni in Piazza dell’Unità a Centobuchi. L’evento come patrocinato dal Comune di Monteprandone e si avvale delle collaborazioni di Avis Monteprandone e Auser insieme Monteprandone, con gli sponsor Farmacia San Giacomo di Fabrizio Roncarolo e Code Service di Lino Damiani. L’evento sarà condotto da Domenico Parlamenti, presidente di Alchimie d’Arte ed Enrica Consorti, responsabile artistica di Alchimie d’Arte, la voce recitante della serata sarà Sonia Burini. Esporranno le loro opere pittoriche Tiziana Marchionni e Laura Nardinocchi. L’ingresso è libero. Info: 3285546583.
Daniele Astolfi, nato ad Arsita (Te) nel 1959, risiede a San Giovanni Teatino (Ch). Laureato in Sociologia all’Università degli studi “Carlo Bo” di Urbino. Giornalista pubblicista, collabora con il quotidiano “Il Messaggero”. Ricopre la carica di vicesegretario collaboratori del Sindacato Giornalisti Abruzzesi. Ricopre il ruolo di export manager in un’azienda italiana. Ha esordito nella narrativa con il romanzo Sotto la sabbia dorata (Tabula fati, Chieti 2022) e successivamente pubblicato il saggio Il casolare dell’inganno (Solfanelli, Chieti 2023). Alcune sue poesie sono state pubblicate in Cuore, viaggio nel pensiero (Alfonso Mammarella Editore, 1991) e in Una luce in fondo al tunnel (Cannarsa, 1992) a cura di Luigi A. Medea. Ha ricevuto il Premio Speciale del Presidente della giuria all’Histonium 1992 e il Premio Verzella 2023.
La storia narrata nel libro si riferisce a un evento realmente accaduto nel periodo della seconda guerra mondiale nella montagna della Maiella e più esattamente a Pietransieri (AQ), il 21 novembre 1943 nel bosco di Millari, quando 128 civili inermi furono trucidati dai soldati nazisti per il semplice sospetto che la popolazione civile sostenesse i partigiani. Scampò alla strage una sola superstite, Virginia Macerelli, una bambina di sei anni che fu occultata e protetta dalle vesti della mamma. Da qui parte il racconto di Daniele Astolfi, che descrive con accuratezza di particolari le vicende, le testimonianze, i luoghi e i personaggi che hanno contribuito al ricordo di questo evento che ancora è vivo in chi è rimasto in quei luoghi e dalle testimonianze scritte lasciate.
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