di REDAZIONE –
GROTTAMMARE – Sarà un’ emozionante pomeriggio quello di domenica 1 dicembre alle ore 18, presso la Sala Consiliare del Comune di Grottammare, in occasione della presentazione del nuovo libro di poesie di Eva Maria Capriotti, intitolato “Vestito di caramella”, su iniziativa dell’associazione Lido degli Aranci, con il patrocinio del Comune nell’ambito della rassegna “Librarsi”. L’evento, che promette un viaggio tra parole ed emozioni, vedrà l’autrice dialogare con Filippo Massacci, animatore culturale dell’associazione “Leggere 54”. Insieme offriranno al pubblico un’esperienza unica, dove la poesia diventa strumento di riflessione sulla complessità del nostro tempo. Interverrà anche l’editrice Elena Costa. Moderatrice dell’incontro la giornalista Tiziana Capocasa. “Vestito di caramella” è molto più di una semplice raccolta di poesie; è un’immersione nella profondità dell’animo umano, con uno sguardo attento alle sfide e alle trasformazioni del nostro tempo che sottende una ricerca interiore che fa trapelare il malessere ed il disagio dei nostri giorni. Le poesie di Eva si muovono tra spazi di vita, evocando sensazioni diverse di stupore, meraviglia, sconforto manifestando una visione poetica della realtà. Una poesia di impegno che scava nelle pieghe del mondo contemporaneo. Attraverso un linguaggio accessibile a tutti e parole precise, l’autrice riesce a trasmettere emozioni universali, affrontando temi di attualità con delicatezza e profondità. “Vestito di caramella” si configura così come un’opera che invita il lettore a esplorare i confini dell’immaginazione e a riflettere sulle molteplici sfaccettature del vivere quotidiano.
Eva Maria Capriotti – L’autrice ha già pubblicato le raccolte poetiche “Tra cielo, terra e oltre” e “Perle di Opale”, questa nuova silloge “Vestito di caramella” edizione Costa, è un viaggio interiore: solo scendendo in profondità è possibile cogliere la velata ironia, la sublimità, il messaggio celato; solo nel silenzio si può gustarli, mettendo a tacere pensieri, pregiudizi e vanità. Poetessa naïf con generosità e sfrontata genuinità ci invita a questa nuova lettura, narrazione dello struggimento che è nel vivere quotidiano: un nodo strettissimo lega morbosamente l’essere umano alle cose terrene, alla vita. La poesia come missione: «È un dovere verso i più fragili che i forti non si scoraggino. E quando tutto si fa buio, quello è il momento di continuare a colorare». Da qualche anno porta avanti nelle scuole il progetto “Incontro con l’autore” per trasmettere la passione per la lingua italiana, per la scrittura poetica e non, per la lettura. La poesia come strumento d’introspezione, per scavare nei fatti, dar voce ai propri sogni, esprimere i propri pensieri; alimentare la speranza, esorcizzare paure e tristezza. La poesia, voce di una società che cambia, che ha bisogno di essere nutrita di bello, di gentilezza, di valori di inclusione e tolleranza, una “forza civica” che con intelligenza, eleganza e semplicità vada dritta al cuore del lettore/ascoltatore ad emozionare, a far riflettere. Tiene una rubrica su un settimanale online. Qualche tempo fa l’idea di scrivere messaggi poetici su un vecchio portone nel centro storico di Ripatransone diventa un invito per i passanti a scrivere il proprio pensiero positivo e poetico, così il “portone delle poesie” si arricchisce di saluti e frasi appassionate che si sovrappongono e colorano a testimoniare che esistono ancora animi curiosi e romantici.
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