di REDAZIONE –
GROTTAMMARE – “Non già ieri, non ancora domani” è il titolo del libro del saggista e poeta Antonio Tricomi (nella foto di Sandro Abruzzese) che sarà al centro dell’appuntamento in programma sabato 15 febbraio, alle ore 17.30, al Teatro dell’Ospitale, nel borgo storico di Grottammare. Organizzato dall’associazione Pelasgo 968 con il Rotary Club Hatriaticum Piceno-Roseto, con il patrocinio del Comune di Grottammare, l’evento vedrà conversare il prof. Enrico Piergallini con l’autore del volume di versi e prose, edito da Marcos y Marcos, e ad impreziosire il pomeriggio penserà Piergiorgio Cinì, con le sue letture tratte dall’opera che si muove tra poesia e prosa, un prosimetro che sfida le convenzioni narrative, costruendo, e al tempo stesso disgregando, una trama tenue, sfuggente, come un frammento di memoria. L’opera si compone di brevi testi, un patchwork di poesia, racconto, diario, partitura teatrale, libretto d’opera; una variazione jazzistica di generi, appunti e citazioni, concatenati tra loro che, pagina dopo pagina, seguendo un filo conduttore, non si limitano a narrare una vicenda, ma ne esaltano la discontinuità, trasformandola in un racconto autobiografico volutamente incerto.
L’autore, nato a Catania, vive nelle Marche, dove insegna discipline letterarie in un istituto tecnico, ed è stato a lungo docente a contratto nelle Università di Macerata e Urbino, affronta la scrittura con uno spirito spregiudicato, mischiando generi e trasgredendo strutture con un’urgenza lirica che non si riduce mai a puro esercizio di stile. Ogni parola è scelta con precisione chirurgica, ogni frase si muove tra il lirismo e la riflessione critica, generando un testo che non è mai solo racconto, mai solo poesia, ma una continua metamorfosi tra i due registri. Questo approccio rende il libro un oggetto letterario difficilmente classificabile, un esperimento che si colloca a metà tra la ricerca formale e l’indagine esistenziale. L’autore non si limita a descrivere, ma osserva e destruttura il reale con uno sguardo che alterna attonimento e sarcasmo, testimoniando l’incapacità del nostro tempo di lasciarsi alle spalle un abbrutimento ormai cronico, pur lasciando emergere accennati, ma persistenti, desideri di rinnovamento e speranza.
Il titolo stesso suggerisce una sospensione temporale che non è solo personale, ma collettiva: “Non già ieri, non ancora domani” è la fotografia di un’epoca in bilico, un viaggio per lettori audaci e curiosi. Un’opera che interroga il presente attraverso le incertezze della memoria e del contemporaneo, in cui il passato è già dissolto e il futuro ancora inaccessibile. È in questo spazio intermedio che la scrittura di Tricomi trova la sua forza, trasformandosi in una coscienza critica capace di illuminare le crepe del nostro tempo. Con questo testo l’autore compone un’opera inclassificabile e necessaria, un viaggio nella parola e nella coscienza, che si offre come specchio deformante del nostro presente. Un libro per chi ama la letteratura che inquieta, interroga e, soprattutto, resiste alle definizioni.
Tricomi ha pubblicato una sola raccolta di versi: “La polvere” (Stamperia dell’Arancio, Grottammare 2006). Numerosi, invece, sono i suoi volumi di saggistica. Tra questi, “La Repubblica delle Lettere. Generazioni, scrittori, società nell’Italia contemporanea” (Quodlibet, Macerata 2010); “Fotogrammi dal moderno. Glosse sul cinema e la letteratura” (Rosenberg & Sellier, Torino 2015); “Pasolini” (Salerno Editrice, Roma 2020); “Epidemic. Retroversioni dal nostro medioevo” (Jaca Book, Milano 2021); “Macerie borghesi. Genealogie letterarie del presente” (Rogas, Roma 2023).
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