L’arte marchigiana svela nuovi segreti: torna “Mirabilia Marche” con Fondazione Marche Cultura

Andrea Agostini e Rodolfo Bersaglia

di REDAZIONE –

L’invito della Fondazione a segnalare opere d’arte e tesori storico artistici meno noti che meritano di essere raccontati e valorizzati –

MARCHE – Opere enigmatiche, dettagli nascosti, storie d’arte mai raccontate prima. Dopo il grande successo della prima stagione, Mirabilia Marche torna da oggi sui canali digitali di Fondazione Marche Cultura con una nuova serie di episodi che continueranno a svelare curiosità e segreti del patrimonio artistico marchigiano, rendendo l’arte un’esperienza più coinvolgente e accessibile a tutti. Promosso da Fondazione Marche Cultura e curato dallo storico dell’arte Rodolfo Bersaglia, il progetto prosegue la sua esplorazione di capolavori, artisti e vicende affascinanti che hanno segnato la storia della regione, offrendo nuove chiavi di lettura tra aneddoti sorprendenti e misteri ancora da decifrare. Con oltre 200.000 persone raggiunte e un crescente coinvolgimento del pubblico, la prima fase di Mirabilia Marche, inizialmente concepita come un ciclo di cinque episodi con cadenza quindicinale, ha dimostrato quanto la divulgazione culturale digitale possa rendere l’arte più accessibile e appassionante. Forte di questo successo, il progetto si evolve e diventa una rubrica stabile del sito della Fondazione Marche Cultura, con un appuntamento fisso a cadenza mensile. La nuova stagione continuerà a esplorare il ricco tessuto artistico delle Marche con un approccio coinvolgente e multidisciplinare, approfondendo storie, personaggi ed enigmi ancora poco conosciuti.

«Siamo entusiasti di rendere Mirabilia Marche un appuntamento fisso, perché crediamo fortemente nella capacità della comunicazione digitale di avvicinare le persone al nostro straordinario patrimonio culturale. – afferma Andrea Agostini, presidente di Fondazione Marche Cultura – I numeri raggiunti ci confermano che c’è un forte interesse per racconti d’arte che sappiano emozionare, incuriosire e offrire nuove chiavi di lettura. Questo progetto non è solo un viaggio nella storia, ma una finestra aperta su dettagli sorprendenti e storie che meritano di essere scoperte e condivise. Vogliamo continuare a stimolare il dibattito culturale, offrendo contenuti di qualità che parlino a un pubblico sempre più vasto e trasversale».

Il professor Rodolfo Bersaglia, esperto in arte e architettura adriatica e docente a contratto presso l’Università Politecnica delle Marche, vanta una lunga carriera nella divulgazione culturale. Autore di numerose pubblicazioni e vincitore di prestigiosi premi, ha collaborato con importanti istituzioni culturali, sia a livello nazionale che internazionale. «Ogni opera ha una storia incredibile da raccontare – sottolinea Bersaglia, curatore del progetto – e troppo spesso resta nell’ombra. Con Mirabilia Marche vogliamo portare alla luce non solo dettagli meno noti, ma anche nuove interpretazioni e curiosità che possano offrire spunti di riflessione, sia a chi si occupa di arte e cultura, sia a chi semplicemente vuole lasciarsi affascinare dal nostro straordinario territorio. Questa nuova stagione sarà ancora più avvincente: ci saranno enigmi da risolvere, legami insospettabili tra artisti e opere, e soprattutto una narrazione pensata per coinvolgere e appassionare il pubblico».

Il progetto si apre ulteriormente alla partecipazione del territorio: Fondazione Marche Cultura invita istituzioni, enti locali e cittadini a segnalare opere d’arte, cicli pittorici o tesori storico-artistici meno noti che meritano di essere raccontati e valorizzati. La volontà è quella di costruire un percorso di riscoperta condiviso, che metta in luce il patrimonio diffuso della regione e ne rafforzi la conoscenza attraverso la narrazione digitale. Gli episodi saranno composti da una video lezione, che verrà pubblicata sul canale YouTube della Fondazione Marche Cultura e sul sito www.fondazionemarchecultura.it, accompagnata da pillole brevi e accattivanti che saranno distribuite sui canali social Instagram, Facebook e TikTok della Fondazione.

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