L’alfabeto geografico di Mario Vespasiani si trasforma in carte da gioco dall’alto valore didattico

di REDAZIONE –

RIPATRANSONE – Mario Vespasiani è figure più eclettiche e complesse del panorama culturale contemporaneo e se questo è già un fatto consolidato, il nuovo progetto AbeceMario – Alfabeto Geografico non fa che sottolineare la genialità di un artista in grado di indagare con successo più fronti, nel mettere in campo una fantasia che pare non avere limiti. Nel recente libro “Diario di Bordo”, ha sviluppato – quali inedite illustrazioni date da raffinatissimi disegni a china – delle lettere dell’alfabeto, tratteggiate come fossero della mappe geografiche, che hanno preso la forma di carte da gioco, suddivise tra 26 lettere e 10 numeri.  L’AbeceMario è nato per sensibilizzare l’immaginazione di chiunque, ma soprattutto dei bambini alle prese con lo sviluppo del linguaggio mentre si cimentano a formare le prime parole, ma si rivolge anche alla mente degli anziani, per tener vigile la soglia dell’attenzione, mediante un gioco che richiede velocità di pensiero e lucidità. Queste carte da gioco dal fine didattico, sono parte del progetto Diario di Bordo, che oltre ad essere una mostra e un libro è anche una raccolta di canzoni che Mario Vespasiani ha composto con lo scopo di rendere attraverso rime e melodie, delle suggestioni che vanno oltre l’aspetto visivo delle sue opere.

“Diario di Bordo” è un volume che descrive in chiave poetica le recenti esperienze di vita quotidiana di Mario Vespasiani con la sua bimba a ridosso dei magnifici due anni, quando il linguaggio è un esperimento fonetico e la familiarità col suo corpo è progressiva. L’artista nei panni di un intrepido capitano si fa cantore di una realtà che diventa super, una surrealtà vissuta da due creature quasi extraterrestri, che provano a conoscersi, a dialogare nei modi più vari e tuttavia a capirsi.  In ogni racconto attraverso un linguaggio contemporaneamente semplice e ricercato, tra riferimenti spontanei e colti, giocosi e mistici – emerge una ricchezza di contenuti di rara intensità emotiva e conferma il talento visionario di Vespasiani, capace questa volta di “dipingere” con le parole e attraverso le atmosfere ricercate dei suoni. Alle più semplici filastrocche si alternano scritti che si elevano come inni all’universo, quali segni di gratitudine per il dono della vita. Nel libro si intervallano foto in bianconero a disegni ad inchiostro su carta azzurra, nei quali affiorano isole inaspettate e all’apparenza sconosciute, ma che generano un originale abecedario geografico, un AbeceMario.

Uno dei brani più dolci del progetto “Diario di Bordo” nella sua versione musicale è Ninna nanna, che è stata immaginata cullando la sua bimba, tenuta in braccio mentre si accinge a prender sonno e poi canticchiata durante le fasi di dormiveglia. Vespasiani ha voluto fissare questo momento vissuto che diventa così metafora di un messaggio universale di gioia e gratitudine.

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