di REDAZIONE –
La direttrice dei Musei Sistini del Piceno, Paola Di Girolami: «Era importante aprire per Pasqua, in contemporanea con gli altri Musei Sistini dislocati sul territorio, e restituire anche a questa comunità le sue opere, di grande pregio artistico e indubbia testimonianza di fede» –
MONTEDINOVE – «L’inaugurazione della sede del Museo Sistino di Montedinove, in programma per il 12 aprile, alle ore 19, è una vera e propria rinascita». Lo afferma la direttrice dei Musei Sistini del Piceno Paola Di Girolami, annunciando l’apertura della nuova sede del Museo di Arte Sacra di Montedinove, l’Oratorio del Santo Rosario. Fino allo scorso agosto, il Museo della Rete dei Musei Sistini del Piceno era ospitato, insieme al Museo delle Tombe Picene, nella chiesa di Santa Chiara, che però aveva subito il crollo di una parte considerevole del soffitto a causa di alcune problematiche post terremoto. La chiusura dell’intero edificio e dei musei annessi è stata l’inevitabile conseguenza. «La riapertura del Museo di Arte Sacra di Montedinove – sottolinea Di Girolami – rappresenta una Resurrezione in qualche modo. Ed era anche importante aprire per Pasqua, in contemporanea con gli altri Musei Sistini dislocati sul territorio, e restituire anche a questa comunità le sue opere, di grande pregio artistico e indubbia testimonianza di fede. Le opere esposte provengono dalle tre chiese di Montedinove ossia la Chiesa di Santa Maria de Cellis, la Chiesa di San Lorenzo e la Chiesa di Santa Chiara delle Clarisse dove appunto eravamo prima».
LA NUOVA SEDE – «L’Oratorio del Santo Rosario è un vero e proprio scrigno di bellezza il cui allestimento, curato dall’architetto Luca Schiavoni di Iesi, che metterà ben in luce tutte le opere esposte», commenta la direttrice affermando con orgoglio: «Montedinove si arricchisce così di un altro punto di notevole interesse. Inoltre abbiamo voluto aumentare il numero delle opere da mettere a disposizione della comunità e dei visitatori, passando da cinque opere a più di venti».
LE OPERE DI MAGGIORE IMPORTANZA – Tra tutti manufatti esposti, spiccano il crocefisso ligneo del 1300 e una croce astile sulmonese, in argento e smalti traslucidi, sempre del 1300, da Masio di Ciccarello. É firmata, usanza assai rara a quell’epoca. «Ci sono poi le opere che abbiamo voluto far tornare nell’Oratorio del Santo Rosario, come la scultura della Madonna del Rosario, con il suo trono, realizzato da Sante Morelli, un grande scultore dell’Ottocento. – spiega Di Girolami – Poi ancora, sono esposte suppellettili ecclesiastiche, calici e due ostensori, uno dei quali risale al 1700 e presenta, nella sua fattezza raffinatissima, straordinarie elaborazioni. Sarà ben visibile la pala della Madonna del Rosario, di ambito del Bonfini, che aveva lavorato moltissimo nel territorio, ed una bella tela di Giulio Lazzarelli di San Severino. Si tratta di una Madonna con il Bambino e i Santi Francesco e Chiara. La pala era nella chiesa di Santa Chiara, ora di proprietà comunale. E ancora, ci saranno altri dipinti come due tele di Emidio Paci, ottocentesche, che raffigurano la Madonna del Carmine con i Santi Stefano e Filippo Neri, ed un Cristo Risorto con i Santi Giovanni Battista e San Giuseppe».
Paola Di Girolami ringrazia per la fattiva e piena collaborazione ricevuta dal parroco di Montedinove, padre Gabriele Lupi, e per quella del sindaco Antonio Del Duca, che saranno presenti all’inaugurazione insieme alla stessa direttrice ed al vescovo Mons. Gianpiero Palmieri.
Copyright©2025 Il Graffio, riproduzione riservata