di ROSITA SPINOZZI –
Portare la danza in prima serata su Raiuno e catturare l’attenzione di una media di 4 milioni e 451mila spettatori – raggiungendo un picco massimo di 5 milioni e 439mila – è un’impresa che riesce soltanto a Roberto Bolle. “Danza con me”, lo show ideato e diretto dal celebre ballerino è pienamente riuscito nell’intento di far percepire la danza come una forma d’arte così eccelsa da essere in grado di emozionare e coinvolgere tutti. Roberto Bolle incanta, sempre. È un ballerino di straordinario talento, una forma d’arte vivente, una persona gentile e garbata che sa interagire con il pubblico. A chi gli domanda il perché danzi, lui risponde semplicemente che non sarebbe possibile il contrario. «La danza per me è dappertutto. – ha detto Bolle ieri in trasmissione – Danzano dentro di noi il sangue, il cuore con i suoi battiti, i ricordi, i pensieri. E anche al di fuori tutto danza. Danza la luce, danza il sole, danzano i pianeti nell’universo e le stelle comete. Danza il tempo, rotondamente, tornando al punto di partenza ogni giorno, ogni stagione. Danzano perfino i nostri errori, tanto che noi li chiamiamo passi falsi. Insomma quando mi chiedono perché danzo, la risposta è una sola: come potrei non danzare?».
Ed il fatto che lui danzi è per noi tutti un dono perchè la condivisione di tale arte può portare soltanto del bene. Non a caso Dostoevskij riteneva che la bellezza, nella sua più ampia accezione del termine, potesse salvare il mondo. Pertanto ci è sembrato davvero di buon auspicio che la Rai abbia scelto il primo giorno dell’anno per celebrare la danza con Roberto Bolle che, in questo suo viaggio, si è cimentato nelle coreografie contemporanee di grandi nomi come John Neumeier, Christopher Wheeldon, Wayne Mc Gregor, Christian Spuck e Mauro Bigonzetti, con partner del calibro di Alessandra Ferri, Polina Semionova, Melissa Hamilton, Elisa Badenes, Nicoletta Manni, Virna Toppi e Alexander Riabko. Ma anche Neguin, campione mondiale di street dance della Red Bull Bc One e Vincenzo Fesi & Remy Kouakou Kouame, ottimi danzatori di swing. Narratori della serata Pif (Pierfrancesco Diliberto) e Valeria Solarino con ospiti Stefano Accorsi, Fabio De Luigi, Luca & Paolo, Ilenia Pastorelli, Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo, Cesare Cremonini, visibilmente felici di mettersi in gioco insieme a Bolle.
Tante le emozioni nel corso della serata e assai intenso l’assolo “Il ritratto di Dorian Gray”, omaggio alle vittime del crollo del Ponte Morandi a Genova nel quale Roberto Bolle ha ballato una coreografia ideata da Mauro Bigonzetti, interpretando l’ultimo degli undici “Capricci” scritti per solo violino dal compositore ligure Niccolò Paganini. Eccezionale il maestro Alessandro Quarta al violino, che ha accompagnato Bolle in un balletto che resterà, senza alcun dubbio, indimenticabile. Nell’omaggio tersicoreo, il ponticello del violino di Paganini è diventato il simbolo stesso del ponte di Genova che, pur non essendoci più, continua ad essere il punto centrale nella vita della città. Altissimo il gradimento del pubblico per l’edizione 2019 di “Danza con me”: il punto più alto di share – 23,7% – è stato registrato proprio durante l’assolo ispirato dal romanzo di Oscar Wilde. Il cerchio si chiude così nella sua innegabile perfezione, e la bellezza si riconferma “leit motiv” della serata.
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