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MACERATA – Mercoledì 13 febbraio, alle ore 17, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti, si terrà il quarto incontro del ciclo di conferenze “Il racconto e il falò, quando il paesaggio diventa un personaggio letterario”. Filo rosso di congiunzione di tutti gli appuntamenti previsti è il rapporto tra letteratura e paesaggio e si parlerà di come i luoghi e le ambientazioni influiscano sulle vicende narrate all’interno dei tanti capolavori di cui è costellata la storia della letteratura. Protagonista dell’appuntamento è Silvia Boero, professoressa in Italian Studies alla Portland State University, che presenterà un intervento dal titolo Territorio come linguaggio dell’anima: il recupero memoriale di Dolores Prato in “Giù la piazza non c’è nessuno.”
“Giù la piazza non c’è nessuno” è la sofferta eppure composta elegia di un luogo, plurimo e unico, singolare e universale come solo Treja e le Marche (terre, anche etimologicamente, di confine) sanno esserlo. Luoghi perduti eppure ancora recuperabili nella loro essenza, ripercorribili attraverso la pletora di oggetti minuziosamente catalogati, ognuno significato e significante dei luoghi stessi, i quali, a loro volta, rimandano alle persone, in un labirinto semiologico senza fine.
Il ciclo di conferenze, che prevede una serie di otto incontri a cadenza settimanale che si susseguiranno fino al prossimo 13 marzo, è organizzato dalla sezione maceratese di Italia Nostra insieme al dipartimento di studi umanistici dell’Università di Macerata, con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Macerata. Tutti gli incontri sono accreditati come eventi formativi presso l’Ordine degli Architetti della provincia di Macerata. Info: www.ilraccontoeifalo.wordpress.com
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