di GIUDITTA CASTELLI –
Invito ai genitori, ai docenti e agli operatori delle agenzie formative: occorre una sinergie di intenti per affrontare l’emergenza educativa nell’era digitale. L’evento è stato presentato questa mattina, mercoledì 20 febbraio, presso l’Aula Magna della scuola Isc Nord –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Offrire ai docenti gli strumenti per affrontare con competenza l’emergenza educativa attraverso un patto di alleanza con le famiglie, che restano l’ambiente educativo primario e fondamentale nella vita dei ragazzi. É questo il progetto formativo nel quale si inserisce l’incontro con Paolo Crepet, psichiatra e sociologo di grande esperienza e autorevolezza, previsto venerdì 22 febbraio alle ore 21 presso la Sala Smeraldo dell’Hotel Calabresi di San Benedetto del Tronto. L’evento – promosso dall’Isc Nord in collaborazione con La Bibliofila, l’Assessorato all’Istruzione di San Benedetto del Tronto e il Quartiere San Filippo Neri; con il supporto finanziario della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, il patrocinio e supporto finanziario del Comune di San Benedetto del Tronto e Regione Marche – è stato presentato questa mattina, mercoledì 20 febbraio, presso l’Aula Magna della scuola Isc Nord (in via G. Moretti), in presenza dell’assessore alla cultura e pubblica istruzione Annalisa Ruggieri, il consigliere regionale Fabio Urbinati, Mimmo Minuto della Bibliofila, la vicepreside dell’Isc Nord Liliana Marzetti, la docente Anna Merlini.
L’emergenza educativa è un fenomeno crescente e allarmante in quanto pervasivo e multidimensionale: non c’è ambito della vita sociale che non sia attraversato e plasmato da esso e non vi sarà futuro se famiglia e scuola non si riapproprieranno delle loro funzioni educativa; se la scuola non tornerà ad essere il centro di un progetto culturale e sociale di ampio spettro che investe la sfera dei comportamenti, delle emozioni e dei sentimenti oltre che delle conoscenze.
I ragazzi sono sempre più figli dei social. Ed è nella Rete che essi vanno alla ricerca di spazi di libertà virtuali che troppo spesso sfociano nella violenza, nell’annullamento dell’essere alla ricerca di emulazione, nell’anaffettività cioè nell’incapacità di provare di emozioni e forti passioni necessarie per impegnarsi nell’azione alfine del raggiungimento di un obiettivo di vita reale. Da parte loro i docenti da un lato hanno nella Rete una concorrente che non riescono a controllare, e dall’altro un partner, la famiglia, con il quale il dialogo è spesso difficile.
La maggioranza dei genitori invece, come ha sostenuto Crepet in altri contesti, hanno abbandonato il ruolo di genitori, un ruolo che impone quei “no”, necessari ai figli per crescere in autonomia e responsabilità. «Dire no è difficile, soprattutto quando ci si deve mettere contro l’arreso senso comune di tanti genitori, quando si intuisce che occorre affrontare battaglie campali, reazioni isteriche, interminabili silenzi. Eppure fa tutto parte del magnifico mestiere di educare» (Crepet nel libro “Il coraggio”).
Paolo Crepet è un interlocutore privilegiato proprio grazie alla sua esperienza di studioso e di scrittore di opere di grande interesse che pongono l’emergenza educativa come un problema che va affrontato in sinergia da tutte le agenzie educative, e la ricerca della felicità autentica per i giovani come un obiettivo possibile se sorretta dal coraggio e dalla passione. Non a caso l’ultimo libro di Crepet edito dalla Mondadori, si intitola “Passione”, dove sprona, famiglia e scuola, a infondere nei giovani il fuoco interiore che li spinge a perseguire con forza i propri sogni di una vita piena, felice e di senso.
«Il rischio per i ragazzi – si legge- è illudersi che sforzarsi e sfidarsi non sia così urgente e necessario per vivere una vita felice, e che questo atteggiamento possa portarli a uno stato di apatia diffusa e contagiosa. Dobbiamo incoraggiarli a far diventare la passione un pilastro su cui edificare la loro esistenza». Del resto la Rete è uno strumento del progresso, non è la mente e non ha anima, va gestito, affinché il creato non distrugga il creatore. Scuola e famiglia devono gestire ed insegnare a gestire la Rete ai ragazzi in funzione educativa, conoscitiva e operativa. Ai docenti, su richiesta, sarà rilasciato un attestato di formazione. L’ingresso è gratuito. Ai fini di una ordinata e più efficiente organizzazione si invitano gli interessati a segnalare la loro presenza: e-mail 833003@istruzione.it.
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