di REDAZIONE –
Cari, carissimi, indefessi cuori romantici nella tormenta, fatevene una ragione: l’amore a prima vista non esiste. Secondo gli scienziati dell’Università di Groningen in Olanda, tutto ciò può essere ricondotto a un mega tiraggio sessuale che, da persone per bene, chiameremo attrazione fisica non aggiungendo né togliendo nulla.
Gli olandesi, che come tutti sanno sono i romantici degli amori liberi e plurimi, hanno condotto questo studio con ogni crisma della scientificità più avanzata: prima sondaggi on line, poi questionari in laboratorio, infine con incontri ravvicinati secondo la grande moda americana dello speed date, incontri brevissimi dove si ha appena il tempo di sedersi e conoscersi.
Ebbene, fra le 400 cavie sottoposte a sperimentazione, solo 32 (quasi tutti uomini) hanno confessato di essere stati fulminati al primo colpo da una donna o da un uomo e qualcuno, in piena enfasi mistica, ha ammesso di essere stato travolto dal fuoco dell’amore più volte durante la stessa serata.
Dall’indagine è venuto anche fuori che quando si parla di amore a prima vista, si tira in ballo un ricordo distorto, una pia illusione riguardante un momento che solo nel corso del tempo si è trasformato in amore.
Diffidiamo quindi, amiche e amici, di chi ci dice: “Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto”. Semplicemente questo concetto non esiste, è il frutto della nostra psiche distorta sì, ma anche di quel bisogno profondo di amore che ognuno di noi ha e che proiettiamo su una illusione spesso senza senso.
Insomma, il risultato finale di questa ricerca che renderà felici i produttori dei Baci Perugina, è che analizzando i dati è emerso come la quasi totalità delle “cavie” collegava questa esperienza di amore a prima vista all’attrazione fisica e non ad altre sensazioni come la passione, l’intimità o l’impegno inteso come legame. Non era amore, dunque, o almeno non lo era ancora. Magari era solo un calesse sgangherato o una Rolls Royce con i sedili di pelle antiscivolo.
