di REDAZIONE –
Il progetto l’ABC di Grottammare nasce con l’obiettivo di migliorare l’ambiente e diminuire lo spreco di risorse preziose. ABC sta per Ambiente Bene Comune, per testimoniare che per tutelare l’ambiente occorre l’impegno di tutti, amministrazione, imprese e cittadini –
GROTTAMMARE – La città di Grottammare si affaccia sulla costa adriatica tra il verde delle sue pinete, degli aranceti e delle palme, con le sue spiagge dorate e il limpido chiarore del mare. Le acque pulite, il litorale di sabbia finissima, l’incanto dei suggestivi scorci del borgo antico e la rigogliosa vegetazione, compongono un affresco di colori e profumi dimenticati che rendono unica la nostra cittadina. La concomitante presenza di questi elementi, insieme con la funzionalità e la qualità dei servizi hanno assicurato a Grottammare l’importante riconoscimento del F.E.E.E. (Foundation for Environmental Education in Europe) per l’assegnazione della Bandiera Blu, che l’Unione Europea conferisce ogni anno alle amministrazioni che si sono distinte per la perfetta qualità delle acque, la cura dell’arredo urbano, la massima funzionalità dei sistemi di depurazione e l’ottima offerta dei servizi turistici. Un importante riconoscimento al quale negli anni si sono affiancati altri titoli prestigiosi come le 3 Vele della Guida Blu del Touring Club e l’inserimento del vecchio incasato, aggrappato sulla collina, tra I Borghi più belli d’Italia. La Bandiera Blu FEE, quella Eco-School e la Bandiera Verde (per le spiagge adatte ai bambini) rappresentano oramai titoli storicizzati. Si segnalano inoltre i riconoscimenti Spighe Verdi FEE nel 2017 e quello di Città Ciclabile FIAB 2018, due nuovi vessilli che si uniscono a quelli oramai storicamente associati alla comunità grottammarese.
Grottammare si distingue tra le altre località della costa adriatica per la sua posizione privilegiata, immersa in una lussureggiante vegetazione, riparata ad ovest da dolci declivi e lambita ad est dal mare. La particolare ubicazione fa sì che essa possa godere durante tutto l’anno di un clima mite, tale da permettere lo sviluppo felice delle numerose palme Phoenix canariensis, originarie delle Isole Canarie, accanto alle piante di arancio, che impreziosiscono il panorama di Grottammare, costituendo una delle peculiarità più rilevanti della zona. Non a caso due piante di arancio campeggiano nello stemma comunale: esse affiancano una torre circolare merlata che rappresenta il giro fortificato delle mura, tipico dei centri medievali, e ricorda l’antico faro del porto cittadino. E proprio la cura del verde e delle piante rappresenta un’eccellenza del territorio e vede Grottammare al centro di uno tra i più importanti poli vivaistici italiani, specialmente nella produzione a fini ornamentali.
Il Comune è impegnato nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio vivaistico e promuove lo sviluppo economico e il miglioramento della qualità delle produzioni. Sostiene l’Associazione Vivaisti di Grottammare nel progetto di candidare alcune eccellenze produttive locali, tra le quali l’Alloro di Grottammare, al riconoscimento di certificazioni europee come la Igp o la Dop. Condivide l’obiettivo di sostenere le piccole aziende, realizzando una migliore integrazione delle stesse tra loro e con i soggetti scientifici, economici e finanziari del territorio locale, italiani ed esteri, anche attraverso la promozione, la valorizzazione, la tutela e lo sviluppo delle risorse naturali e ambientali esistenti sul territorio.
Il progetto l’ABC di Grottammare nasce con l’obiettivo di migliorare l’ambiente e diminuire lo spreco di risorse preziose. ABC sta per Ambiente Bene Comune, per testimoniare che per tutelare l’ambiente occorre l’impegno di tutti, amministrazione, imprese e cittadini.
«La tutela dell’ambiente è un valore costituzionale primario e assoluto, che risulta dalla combinazione di due articoli della Costituzione: l’art. 9 sulla tutela del paesaggio e l’art. 32 sul diritto alla salute dei cittadini, come singoli e come collettività. – spiegano gli organizzatori del progetto – Entrambi appartengono ai principi fondamentali dello Stato, e tracciano un perimetro che può e deve diventare il baluardo di una strenua difesa del nostro ambiente e del nostro paesaggio. Queste formulazioni si legano a nuove tendenze fra le quali due di speciale interesse: i diritti delle generazioni future e la nozione di comunità di vita. È sotto la grande rubrica del “bene comune” che dobbiamo collocare non solo la tutela dell’ambiente, ma – quel che è più importante – la nostra responsabilità di cittadini».
Ed è proprio in questo contesto che l’Amministrazione comunale intende promuovere un progetto capace di mettere insieme tutti gli attori che concorrono a formare l’Ambiente in cui viviamo, per restituire questo Bene alla collettività che si riconosce nel suo Comune, inteso come luogo di condivisione del vivere insieme. Si tratta di un progetto ambizioso, teso a ridurre la produzione di rifiuti scegliendo prodotti che utilizzano packaging sostenibili, riutilizzabili, biodegradabili e riciclabili, riducendo così i costi di smaltimento e i rischi per l’ambiente e la salute.
Ad esempio: quanto pesa sulla nostra spesa il packaging? I costi di produzione degli imballaggi e del successivo smaltimento incidono dal 20 al 70% sul prezzo di acquisto di un prodotto. Ridurre gli imballaggi all’essenziale per diminuire la quantità di rifiuti o utilizzare materiali naturali, biodegradabili e riciclabili è diventato un elemento importante per molte imprese, che vedono la sostenibilità come un valore aggiunto del proprio sistema di prodotto. Inoltre, un uso contenuto del packaging porta a una riduzione dei costi comunali di smaltimento dei rifiuti.
Nell’attività vivaistica, una delle voci più abbondanti è senza dubbio quella delle plastiche. Di queste, la gran parte deriva da vasi, film pacciamanti, imballaggi di concimi e substrati, impianti irrigui, ombreggianti e teli di copertura di serre e tunnel. Ridurre i consumi di plastica è possibile e alcune aziende si stanno già muovendo in tal senso, andando a sperimentare ad esempio le plastiche biodegradabili (fabbricate in PLA, ovvero l’acido polilattico utilizzato anche nelle stampanti 3D), oppure sostituendo i teli pacciamanti con soluzioni più sostenibili come l’inerbimento. Per quanto invece riguarda gli scarti verdi, inquadrabili come rifiuti, da un’altra prospettiva essi potrebbero benissimo andare a rappresentare una risorsa (si pensi ad eventuali trasformazioni in compost, bioenergia, ecc.).
Il progetto prevede un forte coinvolgimento delle attività commerciali, la cui partecipazione viene siglata attraverso la stipula di un protocollo d’intesa tra il Comune e i commercianti che si impegnano a compiere azioni mirate per ridurre la produzione dei rifiuti, per il bene del territorio e di tutti i cittadini che lo abitano. Il Comune da parte sua si impegna a fornire al negozio che abbia rispettato almeno la metà dei punti inseriti nel disciplinare relativo alla sua tipologia il simbolo L’ABC di Grottammare dell’anno corrente, del quale può fregiarsi, come riconoscimento delle azioni svolte a favore dell’Ambiente. Si impegna inoltre a pubblicizzare il progetto ed i negozi aderenti, anche attraverso la stampa, pubblicazioni comunali, sito e pagina facebook.
«Il simbolo del progetto L’ABC di Grottammare è caratterizzato da un cuore, simbolo di vita e dell’amore verso l’ambiente. Dietro s’intravede un secondo cuore, simbolo dei nostri figli, della continuità, per ricordare che il mondo va preservato anche perché è quello che lasceremo ai nostri figli e alle future generazioni» si legge nelle note del progetto «I beneficiari delle azioni del progetto sono anzitutto i cittadini, i turisti e i consumatori che vengono sensibilizzati sull’acquisto dei prodotti e l’adozione di buone pratiche per la riduzione dei rifiuti e la salvaguardia dell’Ambiente».
Beneficiari sono anche i negozi stessi che hanno l’occasione di dimostrare ad una clientela sempre più attenta alle tematiche ambientali la propria sensibilità e disponibilità sull’argomento. Possono inoltre diventare soggetti attivi nei confronti dei grandi gruppi nazionali ed internazionali per sollecitare la messa in vendita di prodotti innovativi con imballaggi ridotti o sostenibili. Appositi disciplinari regolamentano l’impegno di ciascuna attività commerciale a compiere specifiche azioni per la riduzione dei rifiuti e, in particolare, di tutti quegli scarti (imballaggi non riciclabili, confezioni, contenitori) che dal carrello della spesa finiscono direttamente nella spazzatura, gravando sull’ambiente e sulle tasche dei consumatori. Ristoranti, pizzerie, bar, supermercati, tabaccherie, attività ricettive, farmacie, uffici. vengono tutti invitati a sottoscrivere il protocollo d’intesa, ciascuno secondo le specifiche prescritte dal proprio disciplinare.
La finalità del progetto è in primo luogo quella di promuovere la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio e del mare, attraverso la promozione di buone pratiche per la riduzione dei rifiuti all’origine e cioè proprio al momento dell’acquisto, insieme a una campagna di sensibilizzazione verso l’Ambiente e la nostra Salute.
Gli obiettivi specifici? Il coinvolgimento attivo delle attività commerciali e dei cittadini; sensibilizzazione costante sui temi dei rifiuti e della raccolta differenziata; ricerca di ulteriori azioni ambientalmente sensibili; diffusione di un nuovo senso di responsabilità sia negli operatori commerciali che nei cittadini/consumatori. La campagna di sensibilizzazione coinvolge cittadini, turisti e attività commerciali, in sostanza tutti coloro che abitano o visitano il Comune di Grottammare. In particolare, non bisogna limitarsi a pensare che solo i turisti possono trarre giovamento dal progetto. Infatti l’ABC di Grottammare intende incentivare il turismo stesso, e nello specifico l’ecoturismo. Le Marche sono da diversi anni esempio di ecoturismo: la tutela dell’ambiente e della biodiversità attraverso buone pratiche agricole e un turismo responsabile sono da tempo fiore all’occhiello del territorio e diversi progetti di rilancio e sviluppo sostenibile hanno garantito occupazione diretta e un aumento dell’indotto. In questa cornice si capisce l’importanza dell’ecoturismo, che tramite la ricerca di uno stile di vita di alta qualità come requisito essenziale di contesto di vacanza, può portare alla conservazione e l’utilizzo razionale delle risorse naturali nonché apportare benefici economici e sociali alle comunità locali. Un approccio così ampio è destinato a produrre una cultura collettiva e condivisa sulla necessità di rispettare l’ambiente e valorizzare il territorio. Saranno coinvolti anche i ragazzi in età scolare, con progetti di Educazione ambientale nelle scuole di diverso ordine e grado sui temi specifici della riduzione dei rifiuti e della necessità di non sprecare le risorse del pianeta.
Attori del progetto – Il progetto è promosso dall’Assessorato all’ambiente del Comune di Grottammare, con il patrocinio della Provincia di Ascoli Piceno, della Regione Marche e della Camera di Commercio di Ascoli Piceno. In particolare, operatori attivi del progetto sono: Alessandra Biocca, Assessore all’Ambiente e l’Ufficio ambiente del Comune di Grottammare; Sabrina Petrucci, Marta Macrillanti, Marco Cervellini e Cristina Farnesi dell’Associazione Marche a Rifiuti Zero, rispettivamente Presidente, Responsabile del Progetto l’ABC di Grottammare, Direttore scientifico e Referente per la Provincia di Ascoli Piceno; Giovanni Valli, progettista grafico di Aries communication & design, partner del progetto; Eleonora Ciaralli, consulente per la comunicazione e copywriter, partner del progetto. Soggetti partner: Negozianti, Attività commerciali, Picenambiente, Legambiente, Marche a rifiuti zero.
Tavoli di lavoro – Il progetto prevede tavoli di lavoro periodici con gli esercenti per monitorare le azioni intraprese e individuarne di nuove. Ai tavoli di lavoro si affiancano le riunioni tecniche degli operatori per individuare possibili ampliamenti del progetto e nuove azioni di promozione e valorizzazione.
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