di REDAZIONE –
OFFIDA – Negli ultimi cinque anni l’Amministrazione comunale offidana ha attribuito dei nomi ad ogni Bilancio: nel 2014-2015 “bilancio della strategia” (l’epoca post Monti e della spending review); nel 2016 “bilancio dell’opportunità” (nonostante il sisma); nel 2017 “bilancio della ripartenza” e nel 2018 dello “bilancio dello sviluppo e della crescita”. Il 28 marzo il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza il Bilancio 2019: quello della Dote. «Si iscrivono al bilancio – afferma l’assessore Roberto D’Angelo – tutte le opportunità che abbiamo colto, mantenendo le misure passate. Non è un risultato scontato. Per i prossimi anni ci sarà molto lavoro da fare per la nuova Amministrazione, viste le tante progettualità messe in campo: 17 milioni di euro di opere da realizzare e 26 milioni di euro complessivi. I risultati sotto gli occhi di tutti: dal primo anno in cui ci siamo insediati, fino a oggi, i capitoli sono stati puliti e non hanno problematiche di incasso o dati scritti in maniera errata. Questo risultato deriva dal lavoro di squadra, abbiamo rispettato sempre le scadenze, ogni atto programmatico».
Sono stati nove i punti all’ordine del giorno in cui si è definito il Bilancio 2019. Questi hanno riguardato la riapprovazione dell’Imu e della Tasi e dell’Irpef, che rimarranno invariate, e la conferma degli sgravi per la Tari con le nuove agevolazioni per le imprese che assumono (Misura più Lavoro meno Tasse). Approvato anche il piano finanziario per la componente Tari fissato a una media di 85 euro. «Questa è una mossa di correttezza politica – ha aggiunto D’Angelo – se avessimo tenuto conto solo del conferimento a Relluce, che è provvisorio, avremmo potuto abbassare la componente Tari a una media di 50 euro, ma nei prossimi mesi i rifiuti verranno conferiti altrove, il prezzo aumenterebbe e ciò andrebbe a discarico dei cittadini».
Approvati sia il Piano di Valorizzazione e Dismissione del Patrimonio comunale (attualmente non sono previste dismissioni), sia il Documento Unico di Programmazione 2019-2021.
In ultimo è stato approvato il punto sul Bilancio della Dote, che l’assessore D’Angelo ha inteso come una serie di progettualità, di ricerca continua di fondi e di investimenti che riguarderanno il futuro di Offida. «Quando ho iniziato l’avventura da sindaco, dieci anni fa, il bilancio del Comune di Offida era di quasi 6 milioni di euro – continua Valerio Lucciarini – Chiudere questa appassionata esperienza, lasciando in dote un bilancio di quasi 26 milioni, di cui 17 di opere finanziate, è una gratificazione enorme».
Poi il sindaco ha risposto a Officina Offida dopo la volontà espressa di votare contro il Bilancio, seppur elogiandolo in parte: «Ci troviamo di fronte a risultati riconosciuti da tutti e ve ne sarete accorti anche voi dell’opposizione, se non l’aveste fatto è perché non vivete in sintonia con il territorio. Ne prendo atto. Non avendo visto emendamenti, però, lasciatemelo dire, pensavo che la minoranza avesse ritenuto congruo il Bilancio. Ricordo che l’emendamento è lo strumento per misurare l’alternativa politica, in sua assenza le chiacchiere stanno a zero». «Siamo orgogliosi di avere avuto l’ambizione di riuscire a fare cio che era nelle nostre intenzioni – conclude Lucciarini – Il Bilancio 2019 porta in dote una capacità economica e finanziaria alle future amministrazioni comunali, con una configurazione chiara e seria. E per questo ringraziamo la collettività offidana».
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