di REDAZIONE –
GROTTAMMARE – Dieci lotti di terreno da coltivare destinati a pensionati e disoccupati: il progetto degli orti sociali si arricchisce di 6 nuovi fondi in via San Tommaso D’Aquino. Questi, insieme ai 4 del progetto “orti di mare” in via Crucioli, avviato due anni fa, sono oggetto di due bandi di assegnazione varati nei giorni scorsi con scadenza 23 aprile. I nuovi orti in via San Tommaso D’Aquino sono stati ricavati da un’area comunale di 1.300 mq con destinazione urbanistica di “area attrezzature socio assistenziali”, attualmente inutilizzata e incolta, sprovvista di sistemi di approvvigionamento idrico (il concessionario vi potrà provvedere a proprie spese previa autorizzazione). Ogni lotto misura 215 mq e non è previsto nessun canone di concessione.
I lotti in via Crucioli sono quelli ricavati nel c.d. “Giardino dei ciechi”. Misurano 100 mq ciascuno, è previsto un canone concessorio di 50 euro annui. In entrambi i casi, la selezione dei concessionari darà luogo a due distinte graduatorie: dei lotti in via D’Aquino, 3 sono riservati a pensionati, 3 a disoccupati o parasubordinati; per quanto riguarda i lotti in via Crucioli, 2 sono riservati a pensionati; 2 a disoccupati, dipendenti a tempo parziale, parasubordinati e autonomi. La formazione delle graduatorie avverrà mediante l’attribuzione di un punteggio, basato sia sull’attestazione Isee (max 15 punti), sia sull’esito di un colloquio con la commissione d’esame che valuterà attitudini gestionali e aspetti motivazionali dei richiedenti (max 15 punti). Sono previsti bonus di punteggio per concorrenti al di sotto dei 35 anni.
«Il progetto degli orti urbani prosegue e rilancia – afferma l’assessore Lorenzo Rossi – Dato l’interesse riscontrato in questi due anni dall’attivazione dei primi orti, abbiamo individuato una seconda area lungo la Valtesino per assecondare un maggior numero di richieste. L’intento di riportare gli orti negli ambiti urbani è ampiamente ripagato dalla soddisfazione di vedere che il primo progetto ha ottenuto apprezzamenti da molti turisti ed è stato e sarà ancora un’esperienza didattica per tante scolaresche».
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