di REDAZIONE –
CASTIGNANO – Nell’ambito delle iniziative di educazione civica per i ragazzi delle scuole di Castignano, dopo “La mia scuola a rifiuti zero e i laboratori di riciclo creativo, Siamo in un mare di plastica!” con Martina Capriotti, “Gli informati, ovvero come si legge il giornale” con la giornalista del TG1 Maria Soave, sabato 6 aprile alle ore 16 il Teatro Comunale ospiterà Michele D’Andrea, storico, araldista, studioso di onorificenze e docente di cerimoniale presso la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno, per una “chiacchierata” sull’Inno d’Italia. Introdurrà l’incontro Fabio Polini, sindaco di Castignano, con la partecipazione di autorità civili e militari.
«Gli italiani non conoscono il loro inno nazionale – si legge nella nota stampa – periodicamente rubricato come marcetta e spesso avvertito come un brano leggero, musicalmente e poeticamente banale. In realtà, il nostro è uno fra gli inni più interessanti del panorama internazionale, ma ha un grave difetto: è suonato male, anzi, malissimo. Le attuali esecuzioni, troppo militaresche e rigide, sono lontanissime dalla versione originaria che Michele Novaro compose nell’autunno 1847 e che aveva un andamento possente e dinamico. Era l’affresco di un popolo sottomesso che prende finalmente coscienza di sé e si scopre pronto a combattere per la propria libertà. Dopo il debutto al Quirinale sotto la presidenza Ciampi, nel 2002, la lezione-spettacolo ha avuto centinaia di repliche in tutta Italia. Il 13 gennaio 2019 lo “svelamento” dell’inno è stato messo in scena nell’Aula della Camera dei Deputati».
L’autore – Un passato nella dirigenza del Quirinale, Michele D’Andrea si occupa di storia, di cerimoniale, di musica del Risorgimento e di araldica militare. Ha fatto parte di commissioni più o meno utili, parla, scrive (e pubblica) sulle cose che conosce, compare ogni tanto in televisione, tiene seminari di protocollo e, quando è particolarmente ispirato, presenta concerti bandistici. Da giovinetto ha giocato a basket in serie B per una stagione, contribuendo in maniera decisiva alla retrocessione della sua squadra.
Un’ora senza noia – La conferenza, che si svolgerà sabato 6 aprile al Teatro Comunale di Castignano, si basa su ricerca storico-musicale rigorosa e imponente, ma la narrazione è lontana anni luce da una lezione cattedratica. Il linguaggio è lieve, ironico e disincantato, le immagini e i filmati sono in alta definizione, gli aspetti tecnici sono trattati con una narrazione divulgativa che consente, ad esempio, anche a chi non conosce la musica di “leggere” e comprendere la partitura originale.
L’inno svelato è un forziere di aneddoti, curiosità e sorprese: il confronto con gli inni degli altri Paesi racconta di fotocopie, furti con destrezza e testi improbabili. La morte di Goffredo Mameli, poi, apre uno squarcio sulla durezza della guerra dell’Ottocento, che nei libri di storia non è mai trattata ma che testimonia il coraggio dei giovanissimi volontari che andarono a combattere per la libertà d’Italia. Una carrellata delle peggiori esecuzioni del nostro inno introduce al gran finale: lo svelamento dell’inno, la visione che ispirò il compositore Michele Novaro, la spiegazione dello spartito e il canto corale del nostro simbolo musicale. Come era stato scritto nel 1847: nei cinquanta secondi della prima strofa c’è tutto il nostro Risorgimento. Seguirà la presentazione di brani musicali e video preparati dalle classi che partecipano all’evento. A tutti i ragazzi sarà donata la bandiera tricolore. L’ingresso è libero.
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