di REDAZIONE –
MONTEPRANDONE – Le insegnanti dell’Istituto Comprensivo di Monteprandone hanno scritto una bellissima e commovente lettera di saluto alla Preside Francesca Fraticelli, prossima al collocamento a riposo. Ecco il testo:
«Quest’anno ricorrono i cinquant’anni dell’allunaggio, esperienza spettacolare e soprattutto la realizzazione di un sogno lungamente agognato dall’umanità: metaforicamente il suo arrivo, Preside, per noi è stato come atterrare su un sogno atteso da sempre.
L’Istituto di Monteprandone ha visto, sotto la sua giuda, la costruzione di un unico polo didattico; con Lei abbiamo vissuto l’accorpamento delle realtà scolastiche presenti nel territorio ed è stato un momento duro e faticoso, ma Lei sempre, in ogni istante, ha sostenuto insegnanti e comunità a lavorare sul confronto positivo. Grazie a Lei abbiamo iniziato a guardarci negli occhi e a condividere le diverse esperienze e a contribuire individualmente allo sviluppo della Scuola, vista non solo come luogo di lavoro, ma anche come opportunità di crescita culturale e spirituale. Lei ci ha insegnato, con la sua grande tenacia, che nulla è impossibile; unendo le nostre forze al suo coraggio abbiamo realizzato la Scuola del futuro. La aule hanno incominciato ad accogliere strumentazione multimediale, lavagne interattive, tablet e computer portatili: abbiamo potuto raccogliere la meraviglia negli occhi dei nostri alunni che hanno fatto un balzo in avanti sia come motivazione che come rendimento. Lei, Preside, ha accolto le nostre perplessità e ci ha incoraggiato in momenti di crisi, facendoci sempre percepire la necessità della rottura per la creazione di nuove opportunità e di nuova vita.
Lei, Preside, in prima fila nell’utilizzo delle nuove tecnologie ci ha offerto un nuovo approccio al lavoro, ci ha stimolato con costanza e perseveranza ad affrontare il grande cambiamento richiesto dalla società alla scuola; ci ha accompagnato a prendere coscienza della trasformazione, rassicurandoci e fornendo momenti formativi importanti per assorbire le novità con responsabilità e competenza. Con Lei Preside abbiamo visto i nostri plessi prendere colore, interni grigi hanno lasciato il posto alla primavera, e le scuole sono diventate belle; tutto ciò dovuto ad opportunità colte e gestite con maestria, ma soprattutto grazie ad un lavoro attento e certosino.
La sua cura per gli ambienti di lavoro ha fatto comprendere a tutti i fruitori della scuola che avere un contesto bello, pulito e in ordine ha una valenza positiva per chi li vive e un riverbero sugli stati d’animo e sul modo di affrontare gli impegni quotidiani. Lei, Preside, con la sua incessante attenzione e premura verso gli alunni, tutti nessun escluso, ci ha fatto sentire fondamentali per il benessere dei ragazzi, ci ha reso sempre più consapevoli dell’importanza del nostro operato per la riuscita dei loro percorsi scolastici, ma soprattutto delle loro potenzialità spirituali.
Con Lei abbiamo imparato a dialogare con il territorio per creare una vera Comunità; abbiamo imparato pian piano ad aprirci ad altre realtà associative per creare nuovi orizzonti di condivisione in grado di coinvolgere adulti e bambini. Molte, infatti, in questi anni le manifestazioni che hanno visto il nostro Istituto e la società civile insieme per mostrare come l’unità di intenti può veramente fare la differenza in un mondo che molto spesso ci vede nuotare nell’indifferenza. Lei, Preside, e la sua costante e propositiva collaborazione con le Amministrazioni Comunali hanno dato alla scuola l’occasione di realizzare momenti significativi che rappresentano il buon esempio di vita di un territorio sano e stimolante per tutti coloro che lo abitano.
Lei, Preside, e la sua porta aperta sempre pronta ad accogliere e soprattutto ad ascoltare; sì l’ascolto quello vero, quello di chi non guarda l’orologio mentre tu parli, quello intento a capire, comprendere, quello dell’accoglienza, quello della condivisione. Lei, Preside, e la luce del suo studio accesa fino a tardi sono e rimarranno per sempre in noi un faro, una guida, una luce da seguire nei momenti d’incertezza e di nebbia a cui attingeremo per trovare coraggio e determinazione. Cara Preside, le parole non sono sufficienti per dire tutto il bene che ha prodotto con il suo amorevole fare: noi siamo qui per ringraziarla di ciò che ha donato alla Scuola tutta e alla Comunità di Monteprandone. Infinitamente grazie da tutta la Comunità Scolastica».
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