di REDAZIONE –
Domenica 30 giugno, alle 22.05, andrà in onda su Rai 5 la puntata della serie “Di là dal fiume e tra gli alberi” diretta dal regista sambenedettese Luigi Maria Perotti e dedicata ai Monti Sibillini –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I tesori del Piceno tornano protagonisti della serie prodotta da Rai Cultura, due mesi dopo la puntata dedicata al Porto di San Benedetto. Anche in questo caso ci sarà una molteplice messa in onda. Tutte le puntate della serie vengono trasmesse in anteprima per il pubblico di Rai 5, il canale culturale della Rai, per poi passare sulla tv generalista. In questo caso, “I Sentieri dei Sibillini”, verrà poi messa in onda su Rai 3 domenica 11 agosto alle 10 e 15. In ogni caso, il documentario sarà immediatamente disponibile su Raiplay già da lunedì 1 luglio. Questa volta il viaggio di Luigi Maria Perotti si concentra sull’aura magica delle montagne picene.
Nel XIII secolo, maghi, streghe e negromanti provenienti da ogni contrada d’Europa, affrontavano fatiche e pericoli inimmaginabili per raggiungere l’antro della regina Sibilla o il lago di Pilato. Le autorità ecclesiastiche e la popolazione dei paesi circostanti, temevano e condannavano quel pellegrinaggio profano, impiccando chiunque fosse stato sorpreso in quei luoghi. Sulla vetta di un monte che sovrasta il paese di Montemonaco, si pensava fosse l’antro della regina Sibilla, dispensatrice di verdetti profetici e di inebrianti piaceri.
Il lago di Pilato era invece considerato una porta dell’inferno, dalle sue rive s’invocavano i demoni per consacrare il libro del comando. L’Orlando furioso dell’Ariosto, le opere di Benvenuto Cellini, Andrea da Barberino, Antoine de La Sale, hanno scritto opere ambientate in questi monti, Michelangelo ha dato volto e un corpo alla Sibilla negli affreschi della Cappella Sistina. Su questi monti il Tannhauser di Wagner , intorno alla metà del XIV secolo, venne per visitare il regno della Sibilla. Più di recente Guido Piovene nel suo Viaggio in Italia ha definito i Sibillini “i monti più misteriosi d’talia”. Negli ultimi anni, il terremoto ha sconvolto la vita delle persone che li abitano, ma ancora oggi la loro straordinaria bellezza continua ad esercitare in grande fascino ammaliatore.
Protagonisti del documentario di Perotti sono lo scrittore Cesare Catà, il rettore del Santuario del Lambro; Padre Gianfranco Priori, più famoso come Frate Mago; Rosangela Censori, responsabile del Museo della Sibilla di Montemonaco; l’attore Mirco Abbruzzetti nelle vesti di un cantastorie che ci racconta la saga del Guerin Meschino; l’archeologo ascolano Leopoldo Tomassini, oggi apprezzato pittore, unico componente ancora in vita dell’ultima spedizione nella misteriosa Grotta della Sibilla; l’editore ascolano Marco Corradi, l’istruttore di volo Claudio Papa, la guida alpina Pietro Ripani, il giornalista Andrea Braconi, il patron dei concerti Risorgimarche Giambattista Tofoni ed il geologo Massimo Stabile, il fotogrago Mauro Pennacchietti, il collettivo C.A.S.A. (acronimo di Cosa Accade Se Abitiamo) un gruppo di ragazzi che dopo il terremoto ha deciso di tornare a vivere ad Ussita per aiutare la ripartenza del territorio. Altri protagonisti sono Nadia e Pietro Buratti che hanno raccontato la storia del soldato inglese scampato ai nazisti e rifugiatosi sulla Sibilla, il fisico Pierluigi Mariani, Chandani Alesiani, sacerdotessa della Sibilla (http://www.iltempiodellasibilla.com/) e l’albergatore di Montemonaco Silvio Antognozzi.
Le riprese sono state realizzate a cavallo tra maggio e giugno tra Ascoli, Montemonaco, Montefortino, la piana di Castelluccio, Amandola, il lago di Pilato, l’infernaccio, Forca di Presta ed il Monte Sibilla.
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