di ROSITA SPINOZZI –
Da Boltro a Bosso passando per Musica Nuda, Di Bonaventura, Ben Wendel, Joe Sanders, Gregory Hutchinson, Walter Ricci, Alessandro Lanzoni, la Colours Jazz Orchestra e tantissimi altri
MACERATA – Macerata ama il jazz, e si vede. Anzi, si sente. Sono tanti, infatti, gli appuntamenti previsti da gennaio a marzo che faranno volare alte le note di eccellenti musicisti. In primis torna al Teatro Lauro Rossi il “Macerata Jazz”, grazie all’impegno dell’assessorato alla cultura e l’organizzazione dell’associazione Musicamdo Jazz, che promettono una stagione musicale pronta a rinnovare l’alta qualità delle proposte in linea con le attese del pubblico, frutto di un attento lavoro effettuato nella scelta delle performance in programma. Una rassegna di prestigio, dunque, che consentirà di vivere cinque giornate in centro storico in compagnia di buona musica e ottimo vino prodotto dalle aziende del territorio. La sera di ogni concerto, infatti, inizierà alle ore 19 davanti a un calice di vino accompagnato da un apericena da consumare nello storico locale Il Pozzo dove, in seconda serata alle 23,30, si esibiranno alcune delle più interessanti formazioni jazz del tessuto locale, tutti in diretta Skyline.
«Il jazz a Macerata – afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde – è una certezza di produzione di alta cultura nel panorama nazionale. Cinque serate di musica per vivere nel centro storico esperienze di ottima musica e belle atmosfere».
Dopodichè, dal 26 gennaio al 23 marzo, il Teatro Lauro Rossi ospiterà cinque grandi concerti per un cartellone di rilievo internazionale che renderà la rassegna l’appuntamento jazz invernale più interessante della regione. Una proposta artistica pensata come unione, nel campo del jazz e dell’improvvisazione, tra maestri riconosciuti e giovani artisti emergenti dotati di grande talento e proiettati verso un futuro artistico di successo. Sul palco artisti del calibro di Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Andrea Pozza, Daniele Di Bonaventura, Petra Magoni, Ferruccio Spinetti, Jesse Davis, Ben Wendel, Joe Sanders, Gregory Hutchinson, la Colours Jazz Orchestra di Massimo Morganti al fianco di giovanissimi talenti del jazz contemporaneo come Alessandro Lanzoni e Walter Ricci che si sono messi in luce proprio tra le fila del prestigioso Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino, concorso per solisti jazz tra i più apprezzati.
«Siamo contenti di aver realizzato un programma che presenta formazioni non preconfezionate, ma incontri unici – spiega Massimi – mantenendo in tal senso lo spirito che ha sempre caratterizzato il jazz maceratese di grandissima qualità». E la qualità attrae qualità. Accanto alle stelle del jazz chiamate per la rassegna maceratese tornano i grandi partner che accompagnano e sostengono la rassegna: APM, il cappellificio di Montappone Hats&Dreams, Borgani, Domizioli, Antinori Assifin, Italiano&Co, Principi e GreenVision.
La Rassegna prenderà il via, venerdì 26 gennaio, con un incontro esclusivo che vedrà protagonisti il giovane talento italiano del piano jazz, Alessandro Lanzoni, e uno dei più quotati gruppi jazz di New York del momento composto da tre musicisti molto apprezzati dai giovani: il sassofonista Ben Wendel, il contrabbassista Joe Sanders, il batterista Gregory Hutchinson. Sabato 17 febbraio è previso un concerto prodotto in esclusiva. La direzione artistica ha voluto formare una All Stars del Jazz mettendo insieme per la prima volta sullo stesso palco alcuni tra i più importanti jazzisti del momento: Jasse Davis, Flavio Boltro, Andrea Pozza aiutati alla ritmica da Aldo Zunico e Matteo Rebulla. Sabato 24 febbraio è la volta della Big Band Marchigiana de Jazz, composta dai maggiori jazzisti marchigiani e diretta dal maestro Massimo Morganti. Il concerto di Macerata vedrà la Colours jazz Orchestra affiancata dal trombettista Fabrizio Bosso e dalla giovane voce promessa italiana del jazz Walter Ricci, che ha collezionato già molti importanti riconoscimenti.
Sabato 17 marzo il musicista marchigiano Daniele di Bonaventura presenterà in esclusiva il nuovo progetto in duo grazie alla collaborazione con il contrabbassista norvegese Arild Andersen, un maestro del contrabbasso e colosso della ECM. Per l’occasione musiche e atmosfere di estrema eleganza e raffinatezza – dal sound mediterraneo alle sonorità del nord Europa con le sue rarefatte atmosfere dell’artico – si uniranno a sonorità italiche e balcaniche.
La Rassegna Macerata Jazz 2018 si concluderà, sabato 23 marzo, con uno spettacolo di grande successo come “Musica Nuda & Inventario”. Musica Nuda nasce dall’incontro fra la cantante Petra Magoni e il contrabbassista Ferruccio Spinetti. In dodici anni di intensa attività concertistica in tutto il mondo, Musica Nuda ha collezionato riconoscimenti prestigiosi come la “Targa Tenco 2006” nella categoria interpreti, il premio per “Miglior Tour” al Mei di Faenza 2006 e “Les quatre clés de Télérama” in Francia nel 2007. Lo spettacolo che il duo Musica Nuda presenta a Macerata è ancora più ricco perché satà affiancato dalla band Inventario.
Ma non finisce qui, perché la rassegna proseguirà nello storico locale jazz Il Pozzo che, a partire dalle ore 19, prevede una degustazione di vino in accordo con il Consorzio Colli Maceratesi Doc, seguita da un concerto di giovani artisti appartenenti alle formazioni jazz più interessanti del territorio (in diretta Skyline) e, alle ore 23,30, l’apertura della jam session. Il “gusto del Jazz al Pozzo” inizierà venerdì 26 gennaio con Alberto Napolioni trio featuring Leonardo Rosselli al sax alto. Seguirà, sabato 17 febbraio, il Jazz Casual Quartet composto da Organtini, Monachesi, Cicconi, Alisei. Sabato 24 febbraio, omaggio a Charles Mingus con Tonight at Noon. Arriverà poi il B Flat Quartet, sabato 17 marzo, mentre a chiudere la rassegna, sabato 23 marzo, sarà l’emittente Skyline con il suo Jazz Lab.
Ancora jazz a Macerata. Dopo il successo delle scorse due edizioni, con un vero e proprio tormentone web con l’hashtag #JazzForHats, torna Jazz for hats con Hats&Dreams, il dialogo tra il mondo del cappello rappresentato dal cappellificio di Montappone Hats&Dreams di Maurilio Vecchi e il mondo del jazz.
I maggiori jazzisti di sempre hanno amato il cappello e ne hanno fatto un segno distintivo. Grazie al prezioso contributo del Cappellificio Hats&Dreams di Montappone, che da oltre 25 anni produce cappelli uomo-donna rigorosamente Made in Italy, si è potuto realizzare questo progetto che vedrà in ogni concerto un’occasione per stringere un sodalizio tra il mondo del jazz e quello del cappello. Ogni artista potrà farsi testimonial del cappellificio, indossando i cappelli e posando in alcune foto che verranno poi veicolate sui social aziendali, del singolo artista e di Musicamdo Jazz.