di MASSIMO CONSORTI –
Questi sono i momenti nei quali lo spirito italiano emerge in tutta la sua dirompente vitalità. Al Viminale sono stati presentati i simboli dei partiti che correranno alle elezioni del 4 marzo 2018, una data che non è stata scelta a caso, visto che coinciderà con il 75esimo compleanno di Lucio Dalla e tutti, recandoci alle urne, canteremo Disperato erotico stomp.
Dunque. Ci sarà il Partito delle buone maniere con sottotesto Dispositivi anti-molestie che, onestamente, ci sembra la reclame dello spray al peperoncino. Però di questi tempi non diamo nulla per scontato. Il partito L‘Italia di Mameli, con la lira (strumento musicale) in bell’evidenza, è il classico richiamo al Risorgimento, magari noi avremmo preferito il Partito della Spigolatrice di Sapri, però non si può pretendere tutto dalla vita. Apparentemente più seria la UILS, Unione Imprenditori e Lavoratori Socialisti che, oltre a essere il classico assurdo il termini, non abbiamo capito bene cosa e chi rappresenti. Per non parlare del MMM – Movimento Mamme del Mondo che potrebbe dare la stura, per le prossime elezioni, a tutti i movimenti possibili, incluso quello dei Campanari Occidentali, degli Gigolò Mittleuropei e dei Famoni della Magliana. Ma ci sono due partiti che se si fossero presentati insieme, secondo noi non avrebbero fatto una lira di danno, Viva la Fisica e 10 Volte Meglio. Il sapore goliardico qui c’è tutto. Ma pensate se un italiano con problemi di lavoro, casa, pensione, sanità, erezione e alitosi possa mai votare un partito di amanti della Fisica, non vi sembra che ci sia, volutamente, una sillaba in più che ne attenui il profondo significato sociale? Sono passati anni ma il candidato Cetto è ancora molto presente, quello è un delirio destinato a non essere facilmente curato. E, Viva La Fisica perché è 10 Volte Meglio è davvero un must, un cadeau, un calembour. Tutto involontario? Noi speriamo sinceramente di no, sarebbe un timido segnale di speranza.