di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I dipendenti della Gate-away.com hanno aderito alla giornata dedicata al Climate Strike, dandosi appuntamento alla stazione di San Benedetto e andando poi tutti insieme, a piedi, in azienda, che si trova all’ultimo piano del Centro Commerciale “Orologio” di Grottammare. Ognuno di loro è arrivato in stazione utilizzando mezzi pubblici, treno o pullman, in bici o a piedi. «Siamo dell’opinione che un’azienda debba restituire sempre qualcosa al territorio che la ospita – afferma Annalisa Angellotti, Direttrice Marketing e Comunicazione di Gate-away.com – Tra le tante attività di responsabilità sociale messe in campo dall’azienda (alcune in corso, altre in programmazione), in questi ultimi mesi abbiamo riflettuto molto sulle tematiche ambientali e, per quanto possibile, stiamo riducendo al minimo i rifiuti.
«Questa mattina, in virtù del percorso intrapreso, io e i miei soci Simone Rossi e Antonio Quondamatteo, insieme a tutti i nostri collaboratori, abbiamo aderito al Global Climate Strike. – continua Angellotti – Siamo andati tutti in ufficio utilizzando mezzi pubblici o non inquinanti. Gli spostamenti sono stati effettuati da Grottammare, Ascoli, Vallata del Tronto, Monteprandone e anche dall’Abruzzo. Gate-away.com è un portale che promuove all’estero immobili italiani:di fatto siamo una vetrina dell’Italia nel mondo. Con l’azione di questa mattina, che replicheremo prossimamente spostandoci per l’Italia, vorremmo che gli stranieri considerassero il nostro bel paese come una nazione visitabile anche con mezzi pubblici».
Le difficoltà emerse sono state parecchie, in realtà, soprattutto per quanti venivano dalla Vallata del Tronto o Ascoli, per mancanza di mezzi che li portassero a lavoro in tempo. Molto più fortunati quelli che, approfittando della bella giornata di sole, si sono spostati a piedi o in bici. Da sottolineare che chi veniva da Grottammare è giunto in stazione in ritardo, poichè gli orari riportati nel sito di trasporti urbani e nella tabella apposta sulla fermata, non erano giusti. La partenza invece che alle 8.25, come scritto, era alle 8.40, come è stato confermato da persone che quotidianamente prendono quel pullman. «Eppure – conclude Annalisa Angellotti – tanti di noi preferirebbero davvero dimenticarsi della macchina a favore dei mezzi pubblici: per leggere, per chiudere gli occhi e riposare ancora per qualche minuto, per non annoiarsi da soli al volante, perché più conveniente dal punto di vista dello stress, dell’economia e dell’ambiente».
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