di ROSITA SPINOZZI –
MACERATA – Sono davvero tante le iniziative organizzate e promosse dal Comune di Macerata per celebrare la Giornata della Memoria, in collaborazione con l’Istituto Storico di Macerata, l’Istituto Gramsci Marche, l’Anpi, l’associazione musicale Appassionata, e il patrocinio della Prefettura di Macerata. Sono un invito ad una riflessione, individuale e collettiva, nella convinzione che questa ricorrenza non deve limitarsi soltanto alla commemorazione di un giorno, ma diventare consapevolezza profonda del passato e impegno nella costruzione di un futuro di pace. Ricordare il dramma di Auschwitz, oggi, soprattutto alle giovani generazioni, significa rinnovare l’impegno per lottare, per continuare a sperare e costruire una società priva di differenze. É la memoria il filo conduttore che lega le generazioni e soltanto portando alla luce le testimonianze, le verità di quel frammento di storia, sarà possibile tramandare anche ai più giovani il valore della libertà, tolleranza, equità sociale, pace.
Il programma delle iniziative per celebrare la Giornata delle Memoria, frutto di un lavoro sinergico e di rete, è stato presentato dall’assessore alla cultura Stefania Monteverde; dal presidente e dalla direttrice dell’Isrec, Paolo Coppari e Annalisa Cegna; e da Andrea Trettaccione per Appassionata. Dopo l’incontro di mercoledì 24 gennaio, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti sul tema “I bambini, la guerra e la Shoah” ispirato dal volume “L’infanzia nelle guerre del Novecento” di Bruno Maida – con interventi di Sabina Pavone e Gennaro Carotenuto dell’Università di Macerata e Annalisa Cegna direttrice dell’Istituto Storico di Macerata – giovedì 25 gennaio, al CineTeatro Italia ci sarà la proiezione per le scuole del film “Gli invisibili” di Claus Räfle. Un racconto corale, accurato e commovente di un capitolo poco conosciuto della storia tedesca, che narra la storia di quattro ragazzi ebrei che sono riusciti a salvarsi dal terrore della Berlino nazista della Seconda Guerra Mondiale. Una storia vera, raccontata tra film e documentario. La sera, alle ore 21, il film verrà proiettato al Multiplex. Sabato 27 gennaio, alle ore 11,30, alla galleria degli Antichi Forni verrà inaugurata la mostra “Filo spinato. Dalla grande guerra al tempo presente – I reticolati dai fronti del primo conflitto mondiale alle frontiere europee odierne”. Il filo spinato (figura tra le invenzioni che segnarono la storia del Novecento) è stato uno dei principali protagonisti della Grande Guerra, e la sua efficacia ne ha fatto uno straordinario strumento di inclusione ed esclusione. Il suo impiego tradisce uno dei segreti “meglio custoditi dell’economia biopolitica: ciò che si applica alle mandrie si applica all’uomo”. Durante la prima guerra mondiale l’utilizzo del filo spinato è stato per così dire “puro” e non accessorio, rivelando la sua “portata attivamente politica”, che contribuì all’assurdo bagno di sangue della Grande Guerra. Ma la mostra fa riferimento anche ai giorni d’oggi con le frontiere europee, che traccia i “muri” e la drammatica attualità dell’uso del filo spinato. La mostra rimarrà aperta fino al 9 febbraio, con visite guidate per gli studenti a cura dell’Istituto Gramsci Marche.
A Macerata la Giornata della Memoria è anche musica. Infatti, sempre sabato 27 gennaio alle ore 21, al Teatro Lauro Rossi, l’Associazione musicale Appassionata, in collaborazione con la sezione di Macerata dell’Associazione Nazionale di Mutilati e Invalidi di Guerra, proporrà un concerto del duo Dejan Bogdanović (violino) e Gabriele Vianello (pianoforte). Nella mattinata, invece, alle ore 10, Gilda Coacci (presidente Anmig Macerata) e Daniela Meschini (vicepresidente Anmig Macerata) incontreranno gli studenti del corso a indirizzo musicale del Convitto Nazionale “Giacomo Leopardi” nell’aula magna dell’Istituto “Ivo Pannaggi”. Durante l’incontro verrà proiettato un video racconto sul campo di concentramento di Dachau, mentre il violinista Bogdanović e il pianista Vianello eseguiranno pagine musicali del compositore ebreo Ernest Bloch. Un’iniziativa fortemente voluta dalle due associazioni profondamente convinte che l’opera di sensibilizzazione nei confronti della Shoah debba essere indirizzata innanzitutto alle nuove generazioni.
Lunedì 29 gennaio, alle ore 17, alla Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi-Borgetti ci sarà la presentazione del volume “Storie di uomini e di donne tra internamento e Resistenza nelle Marche” per la collana Eum dell’Isrec di Macerata “Spazi e culture del Novecento” con Marisa Borraccini dell’Università di Macerata e Presidente EUM, Angelo Ventrone ed Edoardo Bressan dell’Università di Macerata, Carlo Spartaco Capogreco dell’Università della Calabria e Annalisa Cegna dell’Isrec. Il volume documenta gli studi compiuti fino ad oggi in merito all’internamento civile fascista nelle Marche e ai suoi rapporti con la resistenza. I saggi proposti offrono vari spunti di riflessione non solo per quanto riguarda il contesto regionale, ma anche per un approfondimento metodologico sul piano generale. La scelta è stata quella di raccontare esperienze personali e collettive e, al tempo stesso, di interrogarsi sul rapporto fra scritture autobiografiche e storiografia.
Il calendario degli eventi organizzati in occasione della Giornata della Memoria si concluderà mercoledì 31 gennaio, alle ore 21, al CineTeatro Italia con la proiezione del film “Un sacchetto di biglie” di Christian Duguay, introdotto da Claudio Gaetani dell’Istituto Storico di Macerata. Il film narra la vera storia di due giovani fratelli ebrei nella Francia occupata dai tedeschi che, con una dose sorprendente di astuzia, coraggio e ingegno riescono a sopravvivere alle barbarie naziste e a ricongiungersi alla famiglia. Una straordinaria storia vera sull’Olocausto tratta dal romanzo classico di Joseph Joffo, che ha venduto milioni di copie nel mondo. Il film sarà proiettato anche sabato 27 gennaio alle ore 21,30 e domenica 28 gennaio alle ore 18.