Mirko Petracci fra gli Ambasciatori del Gusto, terzo pizzaiolo in Italia

Paolo Marchi e Mirko Petracci

di REDAZIONE –

ASCOLI PICENO – Entra nella schiera degli Ambasciatori del Gusto, il pizzaiolo Mirko Petracci, titolare della pizzeria “La Scaletta” di Ascoli Piceno. L’ingresso ufficiale è avvenuto con la cena a Napoli che ha visto protagonisti del momento conviviale tutti gli Ambasciatori, che in Italia tengono alta l’eccellenza della ristorazione e pasticceria italiane. «Sono orgoglioso di far parte di questa associazione e portare il mio contributo dalle Marche e da Ascoli Piceno – dichiara Mirko Petracci – con la mia pizza e i miei impasti. La ricerca e la passione per il mio lavoro, il desiderio di creare connessioni e reti fra professionisti è uno stimolo continuo. Dopo la registrazione del marchio per il mio impasto Gran’Aria® arriva ora questa nuova esperienza. E sto lavorando a molto altro, ma non sveliamo tutto subito».

Mirko Petracci è il quarto Ambasciatore del Gusto in tutte le Marche (gli altri sono Paolo Brunelli, titolare dell’omonima gelateria-cioccolateria a Senigallia; Moreno Cedroni, chef de La Madonnina del Pescatore di Senigallia; Catia Uliassi, organizzatrice e responsabile del servizio di sala del ristorante Uliassi) e il terzo pizzaiolo Ambasciatore del Gusto in Italia.

Nata nel 2016, l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto accoglie cuochi, ristoratori, pizzaioli, sommelier, personale di sala, pasticcieri e gelatieri, tutti accomunati dall’obiettivo di valorizzare – con impegno, passione e lavoro – il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano. Paolo Marchi – critico gastronomico, vice-presidente dell’Associazione, nonché ideatore e curatore di Identità Golose, il principale congresso italiano di cucina e pasticceria d’autore, declinato in numerose città nel mondo – nel commentare il nuovo ingresso si dichiara “impressionato dalla capacità di Mirko di ragionare da imprenditore e non solo da pizzaiolo. Ci sono suoi colleghi cuochi o pasticceri bravissimi che, però, non sanno quello che succede lontano dalla cucina o lontano dal forno, non sanno cosa significa aprire e condurre un’attività, un ristorante. Mirko unisce la capacità del produrre artigianalmente la pizza alla capacità di gestione del suo esercizio. É un ottimo panificatore, ottimo pizzaiolo e ottimo gestore. Mi è piaciuto anche il fatto che, stando ad Ascoli, in una zona in cui la tradizione della pizza non è presente, non si scoraggia, anzi la rilancia questa tradizione”.

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