di REDAZIONE –
MACERATA – Sarà Macerata a inaugurare venerdì 22 novembre il festival Sedendo e mirando, iniziativa nata dalla felice esperienza che ha visto lavorare sinergicamente la Regione Marche, l’Amat, Associazione Marchigiana Attività Teatrali e il Salone Internazionale del Libro di Torino – progetto di Associazione Torino, la Città del libro e Fondazione Circolo dei lettori – che ha curato il programma culturale, dopo l’esperienza nei padiglioni del Lingotto dove le Marche è stata regione ospite dell’ultima edizione della kermesse letteraria. Esperienza che aspira adesso a consolidarsi e allargarsi grazie a incontri, libri, autori e spettacoli organizzati per la platea delle Marche in un festival che coinvolge per il 2019, oltre alla nostra città anche Fabriano (23 novembre) e Ascoli Piceno (24 novembre), tutte e tre inserite nel cosiddetto “cratere del terremoto”. L’iniziativa – promossa nell’ambito di Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma finanziato dal MiBACT – si inserisce nella ricca rassegna di appuntamenti che fa da preludio alla prossima edizione del Salone del Libro, attesa al Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2020.
«Una nuova bella occasione per Macerata Città del libro – afferma l’assessore alla cultura Stefania Monteverde – un appuntamento importante con i libri, le storie, il libero pensiero. Abbiamo messo insieme tante realtà culturali di eccellenza, Salone del Libro di Torino, Amat, Macerata Racconta per mettere al centro la riflessione sull’essere una comunità civile, coinvolgendo le scuole e tutte le generazioni in un confronto che fa crescere». La particolarità della scelta dei teatri storici come sedi prevalenti del festival, un prezioso patrimonio culturale per la regione Marche, unico in Italia, imponeva quasi naturalmente una scelta di programmazione congeniale. Il programma risponde pertanto all’esigenza di valorizzare la peculiarità degli spazi ospitanti con la necessità di declinare al meglio, anche attraverso il dialogo fecondo con discipline espressive come il teatro, i temi dei libri e degli autori proposti.
Il festival prende avvio a Macerata, grazie alla collaborazione con Macerata racconta e al suo direttore Giorgio Pietrani. Al mattino, alle ore 10.30, il programma della giornata si apre con Capolavori, lecture show di Mauro Berruto dal suo libro Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove pubblicato da Add Editore per la regia di Roberto Tarasco. Quando si parla di capolavori, il primo pensiero va all’arte: pittura, scultura, architettura, cinema, teatro, musica o letteratura, ma che dire delle imprese sportive? Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana di pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e allenatore della Lube Banca Marche Macerata nelle stagioni 2004-2005 e 2010-2011, conduce lo spettatore in un’indagine appassionata per scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo.
Si prosegue nel pomeriggio, alle ore 17.30, con la presentazione del libro Il coraggio e l’amore. Giustizia per Stefano: la nostra battaglia per arrivare alla verità (Rizzoli), di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo che, a dieci anni dalla morte di Stefano Cucchi a seguito di un pestaggio di tre carabinieri, ripercorrono la vicenda giudiziaria che ha segnato la storia recente italiana. A dialogare con i due autori è il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi. Alle ore 21 la scena è per la versione recital dello spettacolo di Valter Malosti tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, una condensazione scenica curata dallo stesso Malosti e da Domenico Scarpa, prodotta dal TPE e dal Teatro Stabile di Torino. Tutti gli appuntamenti hanno luogo al Teatro Lauro Rossi.
La titolazione Sedendo e mirando rimanda immediatamente al celeberrimo verso de L’Infinito di Leopardi, il cui manoscritto compie 200 anni, e al noto dipinto di Tullio Pericoli ma, nell’isocolia dei due gerundi si racchiude probabilmente la miglior definizione possibile dello spirito e dello stile di vita marchigiano, e di una tradizione culturale che s’intende celebrare attraverso un festival che unisca la quiete, lo stato contemplativo alla capacità di ascolto, di riflessione e di azione. Un festival dunque che sappia scrutare a fondo l’orizzonte delle cose, il paesaggio anche umano, sapendolo però attraversare. Mirare è infatti guardare intensamente, con attenzione, anche con un sentimento di meraviglia, ma è anche puntare, mettere a fuoco un obiettivo, tendere l’animo verso una meta da raggiungere, dirigere la propria azione a uno scopo.
Tutti gli appuntamenti di Sedendo e mirando sono gratuiti. Gli studenti delle scuole secondarie superiori marchigiane che parteciperanno agli incontri loro dedicati avranno diritto ad un biglietto ridotto in occasione della 33a edizione del Salone Internazionale del libro di Torino. Info: 071 2075880, amatmarche.net, regione.marche.it, marcheinvita.it.
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