di REDAZIONE –
SPINETOLI – Si è concluso il primo convegno sul progetto “Lasciamo scegliere le donne!”, nato grazie a un partenariato europeo che ha riunito sei paesi (Italia, Portogallo, Estonia, Lituania, Spagna e Grecia) a Spinetoli, con l’obiettivo dell’inclusione delle donne nelle imprese. Il progetto avrà una durata di 24 mesi e il prossimo appuntamento si terrà in Estonia ad aprile. L’evento, organizzato dalla cooperativa sociale Service Coop, si è tenuto nella mattinata del 10 gennaio, presso la Sala Riunioni Palasport di Spinetoli. Hanno partecipato i rappresentanti di tutti i paesi coinvolti, il Sindaco Luigi Massa e il Presidente dell’Unione dei Comuni della Vallata, Andrea Cardilli.
Dopo un excursus sulle attività ultra trentennali della Service Coop, illustrato dalla coordinatrice Tiziana Del Giovane, è intervenuto il referente della società di formazione spagnola Indepcie: «Le Marche rappresentano l’Italia sconosciuta che scopriremo in questi giorni. Non esistono solo Roma, Venezia e Firenze. Così come sarà fatto nei nostri Paesi in cui saranno visitate città meno conosciute dagli europei. Nella società mediterranea la donna rappresenta da sempre la figura fondamentale della famiglia e della società ma è ora che diventi un elemento chiave dell’economia e del lavoro. Questo discorso sull’imprenditorialità femminile, riguarda tutti noi».
La responsabile di progetto “Lasciate scegliere le donne!”, Alessandra Marcozzi, ha precisato che le donne hanno maggiori possibilità di diventare imprenditrici quando è presente un alto tasso di disoccupazione, però poi mancano gli strumenti di sostegno e per lo sviluppo. Il target specifico del progetto riguarda donne tra 40 e 55 anni, con interruzione di carriera per cause famigliari. «È importante – commenta la Marcozzi – che le donne siano sostenute nelle fasi iniziali da un ecosistema di supporto».
Attività del progetto: Expert survey, indagine sulle politiche di supporto all’imprenditorialità; Women survey, indagine sui bisogni formativi, sociali, familiari delle donne; N.6 Focus Group di esperti quali policy makers, rappresentanti di associazioni di categoria e camere di commercio, imprenditrici di successo, consulenti d’impresa per verificare la consapevolezza sui bisogni delle businesswoman e buone prassi; campagna di sensibilizzazione #letwomenchoose; pubblicazione del manuale “Lasciamo scegliere le donne! – Buone prassi di sostegno all’imprenditoria femminile”; realizzazione di sei eventi per la divulgazione dei risultati.
Risultati: aumento della condivisione delle responsabilità familiari tra uomini e donne; rinnovamento dell’immagine di settori individuati come domini maschili; instaurazione di relazioni e sinergie che consentiranno di aumentare la consapevolezza delle parti interessate sui bisogni dell’imprenditoria femminile; trasferimento di metodologie, strumenti e buone pratiche su sviluppo e consolidamento delle imprese femminili, sviluppo di competenze imprenditoriali, già collaudate e provate in altri contesti, che accelereranno il processo di innovazione a livello locale.
Elencate anche diverse opportunità per l’Italia per la partenza o per la crescita di un’azienda. Tra queste l’anticipo Naspi a condizione che si crei una impresa in forma singola o cooperativa; Selfie Employment under 30, prestito tasso zero da restituire in 7 anni; Invitalia, un finanziamento a tasso zero per la realizzazione o sostegno di nuova azienda; Resto al Sud, esteso da poco anche ai Comuni del cratere sismico della Marche e ai professionisti under 46; Microcredito; Fondo garanzia Erasmus For young il programma finanzia soggiorno esperenziale lavorativo; Gal Piceno, aiuto forfettario dai 35 a 40 mila euro per l’avvio di una nuova impresa.
«L’imprenditoria femminile rappresenta ancora un lavoro di nicchia in Italia – continua Cardilli – Questo interscambio con paesi europei darà risultati importanti». «L’impegno che dovrebbe avere la politica – conclude Massa – è quello di costruire le basi per garantire la scelta alle donne. Saranno migliori le occasioni quanto più donne saranno coinvolte».
Partner del progetto: Service Coop (Italia), cooperativa sociale tra i cui obbiettivi quello di supportare le persone svantaggiate e a rischio di esclusione sociale nella ricerca e ottenimento di posti di lavoro. APSU Associação Portuguesa de Startups (Portogallo), associazione che supporta la nascita e lo sviluppo di start-up portoghesi. INDEPCIE SCA (Spagna), società focalizzata sulla formazione attitudinale e il miglioramento delle prestazioni umane. EESTI PEOPLE TO PEOPLE (Estonia), organizzazione senza scopo di lucro e attiva come divisione della ONG internazionale People to People, con esperienza in corsi di formazione su: genere, media e social media, imprenditorialità, educazione globale, inclusione, uguaglianza, cittadinanza europea e valori europei. INTERACTIVE MEDIA KNOWLEDGE TRANSFER INTERMEDIAKT (Grecia), ONG che si occupa di istruzione, formazione e innovazione professionale. Kaunas STP (Lituania), Parco scientifico e tecnologico.
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