di REDAZIONE –
Il capogruppo regionale di Italia Viva già al lavoro nella stesura di un atto di indirizzo per chiedere all’Europa una moratoria sulla direttiva Bolkestein –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Appello del capogruppo regionale di Italia Viva, Fabio Urbinati, a sindaco e assessore al Bilancio di San Benedetto del Tronto per mettere in campo ogni azione possibile a sostegno del sistema produttivo del territorio, partendo dallo spostamento di alcune scadenze tributarie. «Con tutta la stima e il rispetto che ho per l’assessore Andrea Traini – afferma l’esponente di Italia Viva – è impossibile non far notare che un amministratore pubblico non può limitarsi a fare il mero ragioniere. La legge attribuisce a sindaco, giunta e consiglio comunale poteri e strumenti che servono a governare anche processi difficili come quello che stiamo attraversando. Ora serve metterli in campo in maniera concreta e veloce per venire incontro alle esigenze di tutto il tessuto economico».
Di qui la richiesta da parte del consigliere di Italia Viva al sindaco Pasqualino Piunti di convocare quanto prima, in video conferenza, tutte le associazioni di categoria per capire meglio le diverse esigenze degli operatori e agire di conseguenza. Ma non solo. «Per dare un po’ di respiro alle imprese è necessario da subito – prosegue Urbinati – spostare alcune scadenze. Per esempio quella della Tari a settembre, o delle tasse sulle occupazioni del suolo pubblico e i diritti d’asta del Mercato Ittico all’ingrosso a fine anno».
Da parte sua il capogruppo renziano assicura massima vicinanza e impegno nei confronti di tutte le categorie produttive della Riviera delle Palme. «É mia intenzione – spiega – predisporre già da ora un documento di indirizzo da sottoporre anche ad altre Regioni per chiedere all’Europa una moratoria sulla direttiva Bolkestein la cui applicazione, dopo questa pesante crisi, potrebbe significare la fine di un tessuto produttivo che conta più di 35mila imprese a livello nazionale». L’esponente di Italia Viva rimarca la necessità da parte degli Enti pubblici, a fronte di un quadro negli ultimi mesi considerevolmente mutato, “di rivedere i bilanci di previsione per l’anno 2020, adeguandoli alle nuove necessità che si sono venute a creare con l’emergenza Coronavirus”. E conclude: «Ci troviamo oggi in una situazione complicata, forse ancor più di quella post sisma. Ma siamo ripartiti allora e ripartiremo anche adesso».
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