di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Ritengo preoccupante quello che stamattina mi è stato segnalato, ovvero che un pubblico esercizio (ovviamente non nostro associato) stia tranquillamente vendendo colazioni da asporto senza rispettare le norme imposte dalla Regione, ovvero la preventiva prenotazione telefonica o telematica». Con queste parole Alessandro Marini, Presidente Fiepet Ascoli-Fermo, sottolinea che “questo comportamento, oltre a rappresentare una forma di concorrenza sleale, è uno schiaffo in faccia a tutti coloro, quasi la totalità a dire il vero, che si stanno attrezzando per i servizi di delivery e asporto in maniera corretta e rispettosa delle prescrizioni anticontagio”.
«Auspico, quindi, che tale pratica venga subito interrotta perché lesiva dell’immagine di tutta la categoria. – prosegue Marini – Allo stesso tempo mi preme fare un appello al sindaco: la Regione Marche, come ormai noto in anticipo rispetto al Governo nazionale, ha consentito la possibilità di fare asporto, dando un piccolo segnale di speranza alle attività.
Chiedere di limitare questa possibilità a brevi fasce orarie perché sennò non sarebbe possibile fare i controlli è totalmente fuoriluogo rispetto alla situazione di crisi che stiamo vivendo: tutti i nostri associati sono stati accuratamente informati di cosa sia lecito e non fare e abbiamo previsto un apposito sportello telefonico in ufficio per ogni delucidazione».
Conclude Marini: «Anziché chiedere di ridurre questa possibilità, forse, sarebbe più opportuno pubblicizzarla al meglio spiegando quali siano le norme necessarie per poterla sfruttare, così da arrivare a tutta la cittadinanza, per informare al meglio sia i gestori e la clientela. Che per colpa di qualcuno paghi un intero settore è impensabile».
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