“Il barbiere di Siviglia”, l’opera buffa di Rossini in scena a Ripatransone

di ROSITA SPINOZZI –

RIPATRANSONE – L’opera lirica torna nel Belvedere del Piceno grazie all’impegno dell’Associazione Musicale “Ripatransone Opera Leonis Festival” (R.O.L.F.) che propone, venerdì 14 agosto alle ore 21.15 in Piazza XX Settembre, “Il barbiere di Siviglia”, dramma comico in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, tratto dalla commedia omonima francese francese di Pierre Beaumarchais del 1775. «A differenza di altri eventi simili, l’opera viene rappresentata completa di Orchestra,  Coro, Scene, Costumi e con all’attivo un cast che comprende cantanti professionisti di fama e alcune giovani promesse nelle parti di fianco» spiegano gli organizzatori sottolineando che, naturalmente, verranno rispettate tutte le norme anti Covid in vigore, quindi distanziamento, sanificazione, termoscanner e mascherina all’ingresso. L’evento si avvale del supporto del Comune di Ripatransone e della Banca di Ripatransone e del Fermano. A dare voce alla celebre opera buffa di Rossini, in scena a Ripatransone, saranno Riccardo Mirabelli (Il Conte d’Almaviva), Fernanda Costa (Rosina), Massimiliano Fichera (Figaro), Ettore Nova (Don Bartolo), Sinan Yan (Don Basilio), Giada Frasconi (Berta), Danilo Paludi (Fiorello), Marco Guarini (Un ufficiale), Vittorio Poltronieri (Un notaio-Mimo), accompagnati dall’Orchestra “Spontini Ensemble”, corale “Madonna di San Giovanni” di Ripatransone diretta dal M°Nazzareno Fanesi. I costumi sono di Danila D’Agostino, scenografia a cura del Rolf, luci di Vecchiarelli e C., Maestro Concertatore e Direttore Marco Gatti, Maestro al Cembalo Michele Natale, regia di Ettore Nova e Ambra Vespasiani. Posto unico 10 euro. Prenotazione presso l’Ufficio Iat di Ripatransone (0735/99329). L’Ufficio è aperto per le prenotazioni dalle ore 16 alle 18, ogni giorno. I biglietti saranno in vendita una settimana prima dell’evento. La prima dell’opera rossiniana andò in scena il 20 febbraio 1816 al Teatro di Torre Argentina di Roma (odierno Teatro Argentina), con il titolo “Almaviva, o sia L’inutile precauzione” ma venne travolta da una marea di proteste poiché nel pubblico si trovavano molti sostenitori del maestro Giovanni Paisiello che volevano far fallire l’opera. Il giorno successivo, alla seconda rappresentazione, la serata invece si trasformò in un autentico trionfo. Tanto che l’opera di Rossini oscurò ben presto quella di Paisiello, divenendo non solo la più famosa del compositore pesarese, ma anche l’opera buffa per antonomasia. Non a caso, infatti, nel 1905, il celebre tenore Angelo Masini decise di chiudere la carriera proprio con “Il barbiere di Siviglia”. L’opera è ancora oggi tra quelle maggiormente eseguite nei teatri di tutto il mondo.

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