di REDAZIONE –
ASCOLI PICENO – «Con l’emergenza sanitaria, Cinesophia era stata annullata a pochi giorni dall’inaugurazione. – ha ricordato la direttrice artistica Lucrezia Ercoli – Ma siamo subito ripartiti con l’edizione online coinvolgendo tutti gli ospiti del festival. Ora finalmente torniamo al Teatro Ventidio Basso con il pubblico, in una notte speciale». Notte per un viaggio in quel desiderio che è anche “dolore, disorientamento, e profondo senso di attesa – ha ammesso Lucrezia Ercoli -. Come i desiderantes di Giulio Cesare, i soldati che attendo il rientro dei compagni dalla battaglia guardando il cielo, anche noi aspettiamo di uscir a riveder le stelle». Il desiderio di Cinesophia era quello di poter tornare ad emozionarsi con il proprio pubblico, assieme pur con i doverosi distanziamenti. Il sogno è finalmente diventato realtà ieri sera, lunedì 10 agosto, al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno. Dove è andato in scena il nuovo spettacolo filosofico musicale dedicato alla “Notte dei Desideri”.
La voglia di condividere momenti di riflessione ha spinto una partecipazione straordinaria, viste le difficoltà nel promuovere spettacoli dal vivo e al chiuso, con i posti previsti (e consentiti dalle normative sulla sicurezza) che sono andati sold out in un solo giorno. Un successo annunciato e confermato dall’affiatamento con la platea. Le prenotazioni e l’entusiasmo verso questa serata hanno ribadito la bontà del progetto di Popsophia, che ha voluto mescolare la fruizione dal vivo con la possibilità di assistere alla serata in diretta streaming: in centinaia si sono collegati al nuovo portale www.popsophia.com per seguire da smartphone, pc o tablet il Philoshow. Da tutta Italia.
Questa esperienza digitale era già stata premiata il 31 maggio scorso, quando sempre dallo stupendo Teatro Ventidio Basso Cinesophia aveva lanciato la ripartenza culturale di Ascoli Piceno, superando i confini regionali e raggiungendo migliaia di utenti collegati da ogni parte dello Stivale. Per un tributo dedicato ai 90 anni di Clint Eastwood. Il sentiero è stato narrato prendendo spunto dai linguaggi dell’arte, in primis cinema e musica. Così sullo schermo si sono alternate le immagini di 2001 Odissea nello Spazio o di Interstellar, con gli interventi del filosofo Simone Regazzoni che sono stati intermezzati dai brani Space Oddity di David Bowie, Rocketman di Elton John o Skyfall di Adele. Eseguiti dal vivo dalla Factory di Popsophia, con la voce recitante di Rebecca Liberati.
Regazzoni ha portato per mano il pubblico in un percorso nella filosofia del desiderio, e nella sua peculiarità “di sfidare i limiti spazio-temporali. Il desiderio rompe l’unità del mondo, va oltre impetuosamente e supera persino ciò che è distante”. Il desiderio quindi “è consapevolezza che c’è qualcosa che non è a nostra disposizione – ha continuato Regazzoni -, altrimenti non sarebbe più desiderabile. Il desiderio è smisurato ma non è fuori di noi. Perché tale dismisura è la mancanza che abita in noi stessi”.
La serata si è aperta con un omaggio a Franca Valeri, straordinario talento con una carrellata dei suoi ritratti al femminile. «Cinesophia ha un ruolo sempre più rilevante nella scena nazionale, ed è capace di mettere a dialogo più piani artistici arrivando a un pubblico sempre più vasto – le parole sul palco del sindaco Marco Fioravanti -. Iniziative come queste portano la nostra città al centro della ribalta culturale nazionale e ci fanno credere nel sogno di Ascoli capitale della cultura». Del resto, l’assessore alla cultura Donatella Ferretti si è soffermata sul senso e sul potere della serata, che guarda all’orizzonte del cielo “e a ciò verso cui tendiamo, mossi da un desiderio di attingere ad una conoscenza sempre più piena”.
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