di REDAZIONE –
Il 25 settembre sarà fuori in streaming e su tutte le piattaforme digitali “Maddai” (Carosello Records) l’Ep di esordio del giovane cantautore marchigiano Caponetti. L’Ep si avvale della collaborazione di Gianmarco Manilardi e Katoo (Mahmood, Tommaso Paradiso etc), produttore della maggior parte delle tracce dell’Ep, insieme al quale Caponetti ha dato vita ad un mondo sonoro leggero, malinconico e tipicamente italiano – a tratti scanzonato – i cui testi raccontano con schiettezza i piccoli e grandi drammi del quotidiano. “Maddai” è un debutto che arriva dopo anni di esperienze in giro per l’Europa, lavori in azienda presi e poi lasciati e l’incertezza tipica di chi si è appena affacciato ai trent’anni. Ciò che ha ispirato l’Ep è la cultura Pop e il suo doppio registro, che mette assieme elementi bassi con quelli alti, mainstream e letteratura: dall’oroscopo di Paolo Fox a Star Wars, dai documentari sui grandi predatori all’elogio alla solitudine di De Andrè, dalla serie B alla religione, dando vita ad un mondo pieno di paradossi e contraddizioni moderne.
Il senso della copertina rispecchia la filosofia dell’album, ovvero evviva i contrasti, dove un abito da cerimonia si sposa perfettamente con un cappello da pellerossa: accettiamo noi stessi, non prendiamoci troppo sul serio, ironizziamo sui nostri problemi. Cresciuto negli anni ’90 a suon di Beatles, Red Hot Chili Peppers e Franco Battiato, quella di Caponetti è una scrittura fresca, sincera e viscerale che ama raccontare esperienze e strascichi di vissuto. La chitarra, sua fedele compagna dall’età di 10 anni, non l’ha mai abbandonato neanche durante i suoi viaggi in giro per l’Europa, che gli hanno permesso di costruire un bagaglio di vita personale variegato, ricco di storie e aneddoti da condividere.
Dalle serate trascorse a suonare nei barrio di Lisbona, alla convivenza con i personaggi più disparati in Francia, Scozia e in Russia, fino alle lezioni di chitarra impartite ai ragazzini per mantenersi gli studi; il vissuto di Caponetti è da sempre stato fonte di ispirazione per i suoi testi ironici e malinconici. Una scrittura taumaturgica, che gli è valsa la vittoria al “Genova per Voi” – importante contest per autori emergenti – nel 2017. Caponetti ritrova la multietnicità che ha da sempre cercato nei suoi viaggi trasferendosi a Nolo, il quartiere simbolo del melting-pot milanese, dove ama raccontare in musica le storie del quartiere, iniziando a raccogliere i primi consensi tra la scena milanese. Con Carosello, Caponetti continua a cimentarsi nella scrittura, perfezionandola, cercando la sua identità a metà tra un musicista erudito e il ragazzo della porta accanto.
Claudio Caponetti, o semplicemente Caponetti, nasce ad Ascoli Piceno nel 1989. Inizia a suonare la chitarra all’età di 10 anni, a 17 continua i suoi studi a Fiesole (FI) presso l’accademia musicale Lizard. Inizia a scrivere canzoni durante gli anni d’università, passati girovagando per l’Europa, e si laurea in Economia. Si trasferisce a Milano nel 2012, finisce gli studi alla Statale e inizia a lavorare in azienda ma dopo sei mesi realizza che non è felice e decide di licenziarsi per dedicarsi alla musica, sua autentica passione. Nel 2015 si autoproduce un EP e lo suona dal vivo, collabora con artisti emergenti e scrive musiche per pubblicità. Nel 2017 vince “Genova per voi”, un concorso nazionale che gli fa ottenere un contratto come autore per Universal Music Publishing. Si trasferisce a Nolo, quartiere multietnico di Milano, dove inizia a raccogliere i primi consensi nella scena milanese. Nel 2019 inizia a lavorare al suo primo progetto discografico con Carosello Records. Ama i Beatles, Frusciante, David Bowie e Battiato, la serie B, Monicelli, Monica Vitti, George Orwell e le olive ascolane.
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