di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una Sala Operativa da dove coordinare l’Emergenza Covid-19 nelle molteplici attività gestite dal Comitato di San Benedetto del Tronto della Croce Rossa Italiana. Ecco la Sala Operativa della CRI di San Benedetto del Tronto: allestita al piano Interrato della sede di via Virginia Tedeschi 2, in quella che, fino a pochi mesi fa era adibita a sala corsi, è dotata di 5 postazioni fisse dove ogni giorno si susseguono 10 operatori dalle 7 alle 21 (con il turno notturno di reperibilità). La Sala Operativa è una sorta di sala di regia delle attività che vedono impegnati i 250 volontari e i 9 dipendenti della CRI Sanbenedettese dove vengono coordinati:
- servizi di consegna a domicilio della spesa e dei farmaci. Ad ogni turno vengono mediamente consegnati 20 tra spese e consegna medicine. Un servizio gestito in collaborazione con i Comune del territorio; ad oggi con più di 620 richieste e più di 12.854 km percorsi;
- servizi legati all’unità di strada per i senza fissa dimora dove si sono consegnati beni di prima necessita, viveri, mascherine, articoli per l’igiene, the e bevande calde.
- servizi legati al progetto Sieroprevalenza del Ministero della Salute con ben 283 prelievi in ambulatorio, da aggiungere ai prelievi domiciliari.
- Ciclosoccorso attivo da Aprile al 15 settembre con 3 interventi effettuati.
- Servizio di Emergenza/Urgenza 118 con la postazione di vallata a Centobuchi di Monteprandone con ben 686 codici e 18.033km percorsi.
- servizio legato alla motorizzazione non solo con la gestione del parco mezzi, ma anche con quella della gestione delle pratiche burocratiche/sanificazione/decontaminazione dei mezzi;
- coordinamento con il Comitato nazionale e regionale di Croce Rossa Italiana;
- gestione dei volontari.
Nella sala sono presenti 5 postazioni fisse pc, e diverse postazioni informatiche mobili. «Da quando è iniziata l’emergenza Covid-19 si lavora senza sosta – commenta il presidente Cristian Melatini -. Un lavoro incessante, che vede volontari e dipendenti impegnati su più fronti. Fondamentale il lavoro di rete con le istituzioni e le altre realtà associative. Solo lavorando insieme è possibile rispondere a tutte le emergenze sanitarie e le esigenze sociali della popolazione e combattere contro il Coronavirus».
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