di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In attesa del 5 novembre, giorno della Commissione Sanità, Gianni Balloni – capogruppo in consiglio di Fratelli d’Italia e presidente della X Commissione comunale Sanità – fa il punto della situazione. E scrive: «Il 26 ottobre sono partite le convocazioni della seduta per la Commissione Sanità, da svolgersi in videoconferenza il giorno 5 novembre, alla quale è stato invitato anche il Dott. Cesare Milani. Tempistica prevedibile intuendo ciò che sarebbe avvenuto nei giorni immediatamente successivi, ovvero riproposizione dell’emergenza Covid-19, aumento dei contagiati, le polemiche sulla gestione dell’emergenza stessa e sul ruolo del Madonna del Soccorso».
«Il compito della Commissione – spiega Balloni – è quello di responsabile osservatorio della gestione sanitaria nel territorio e del nosocomio locale Madonna del Soccorso da parte degli enti competenti, quale presidente della Commissione, da sempre e soprattutto in questa fase emergenziale, ho cercato di evitare demagogiche polemiche puntando sulla funzione di osservatorio della Commissione, composta da Consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, onde analizzare e sollecitare chi di dovere affinché si adoperi al meglio per la salute dei cittadini sambenedettesi e dei residenti nel più ampio territorio d’influenza. In un momento così drammatico si richiede un grande senso di responsabilità nella gestione dell’ospedale Madonna del Soccorso, perché se è vero che il Covid-19 è il nemico principale per la nostra salute e necessita della massima attenzione e non debba essere assolutamente sottovalutato, è altrettanto vero come la nostra salute sia compromessa da molteplici patologie che non possono e devono essere trascurate, tutti i malati devono essere tutelati al meglio».
«La riconversione del Madonna del Soccorso a seguito del Piano di Emergenza a mero ospedale Covid deve essere scongiurata, ossia avvenire con il minimo spostamento di reparti e dei ricoverati, evitando semplicistiche valutazioni di più facile impatto. – continua Balloni – La chiusura dei reparti metterebbe a repentaglio la temporalità degli interventi che è notoriamente essenziale per la salvezza o comunque migliore tutela della salute di ogni paziente, già si creano disagi nell’affidare pazienti ad operatori sanitari di altre strutture che devono subentrare nella gestione dei malati oltre che creare un nuovo rapporto emozionale con gli stessi, soprattutto con i più anziani fragili moralmente. Bisogna scongiurare di ingenerare il timore che i più deboli e le categorie più a rischio possano essere trascurate e non assistite. – conclude – Per quel che riguarda le proprie possibilità, l’Amministrazione comunale si attiverà nel reperire strutture alberghiere quali luoghi sicuri per le persone asintomatiche positive o per i familiari negativi in modo da evitare contagi da contatto».
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