“Brest”, Amore e Resistenza nel nuovo romanzo di Antonella Roncarolo

Antonella Roncarolo nella redazione del Graffio.online (foto ©Rosita Spinozzi)

di ROSITA SPINOZZI –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Brest è il nome dell’unica città della Polonia ad aver resistito tre giorni all’attacco tedesco nel periodo in cui il suo popolo era stretto tra la Germania di Hitler e la Russia di Stalin. Ma Brest, oggi città della Bielorussia al confine con la Polonia, è anche il titolo del bellissimo romanzo storico di Antonella Roncarolo, (Infinito Edizioni – Collana Orienti) che troveremo dal 12 novembre in libreria. Per la cronaca l’autrice, che vive e lavora a Grottammare, è insegnante, giornalista, operatrice culturale, scrive per il teatro e scrive anche di cinema e letteratura. Ha pubblicato “Le vie dei Poeti” e “Ismaele” (Edizioni Stamperia dell’Arancio) e “Il giardino incantato” (Canalini e Santoni). Per quanti, come me, hanno il piacere di conoscerla da tanto tempo e respirare la sua stessa aria, è una scrittrice di grande talento che ha l’indiscutibile pregio di conquistare il lettore fin dalle prime righe. Infatti così è stato con “Brest. Resistenza e canti di libertà nella Polonia in fiamme”. Ho avuto la fortuna di ricevere una copia personalmente dall’autrice, durante una piacevole conversazione che abbiamo avuto in redazione, e ho subito provato un’empatia immediata nei confronti di questo libro.

A partire dalla splendida immagine di copertina – una foto appartenente alla famiglia di Stefano Taffoni, marito di Antonella – per poi tuffarmi subito nella lettura e arrivare al cuore di un romanzo in cui le vicende tragiche ed eroiche del XX secolo vengono narrate non solo attraverso le storie minori di Vida e Janusz, ma anche di tanti altri personaggi. Ci immergiamo così nella grande Storia dove l’autrice racconta la sofferenza del popolo polacco, stretto tra la Germania di Hitler e la Russia di Stalin, deportato nei gulag siberiani, sterminato nei ghetti ebraici e nei boschi di Katyn. Per poi arrivare al lungo viaggio guidato dal Generale Anders, attraverso la Russia fino in Iran e poi in Iraq, alla lunga traversata in nave fino in Libia e l’approdo in Italia per liberare dai nazisti Montecassino, Ancona e Bologna al fianco degli alleati. L’amore di Vida e Janusz nasce proprio in questo periodo storico: i due giovani sognano una Polonia libera e indipendente, ma sognano anche di sposarsi. Poi il 1° settembre 1939 Adolf Hitler invade la Polonia e la guerra finisce inevitabilmente per separarli.

Il romanzo della Roncarolo è un meraviglioso intreccio fra la concreta realtà storica e la fantasia da cui nasce la vicenda amorosa tra i due “promessi sposi”, un libro nato dopo tre anni di encomiabile lavoro di ricerca in cui ci sono dettagli che portano, spesso e volentieri, a luoghi a noi familiari. “Brest”, infatti, inizia nell’anno 2000 proprio nel Piceno, tra il lungomare sambenedettese, il Pino Bar e quel che resta di Villa Chauvet, l’Hotel Progresso, la Chiesa della Marina. C’è anche un omaggio a Montedinove e al suo bellissimo tramonto, nell’ambito di una scena che – anticipiamo – non potrà fare a meno di commuovere i lettori. La summa di questi luoghi, dunque, costituisce un flashback da cui parte un racconto che ci porterà a viaggiare a ritroso nel tempo. E ricordare che, soltanto a San Benedetto del Tronto, dal 1945 al 1947 vennero celebrati oltre duecento matrimoni tra soldati polacchi e nostre giovani concittadine. L’idea di questo romanzo è suggellata anche dall’amicizia tra l’autrice e diversi polacchi che vivono nel Piceno e con i quali interagisce spesso. Ma Antonella conosce bene le loro storie anche grazie a sua nonna che amava raccontarle. Da qui l’idea di creare un racconto di fantasia partendo da un contesto reale. Il risultato? Eccellente. A mio avviso è anche un po’ come rendere omaggio non solo all’amore – che, come aveva scritto Virgilio duemila anni prima, può vincere ogni cosa – ma anche all’amicizia, alla speranza e all’amore per la patria.

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