I rimedi della “bisnonna”, tanti consigli utili per il periodo natalizio

di GIAMPIETRO DE ANGELIS –

Nel periodo natalizio avremo tempo, dovendo stare prevalentemente a casa, per conoscere o riscoprire metodiche un po’ dimenticate, alternative ed efficaci. Quelle che in gergo vanno sotto l’etichetta “rimedi della nonna”, ma dato che le nonne di oggi sono giovanili, moderne, social dinamiche, trendy e via dicendo, forse è meglio parlare di “rimedi della bisnonna”.
Facciamo qualche esempio con le cose che tutti abbiamo in casa: caffè, spezie, aceto, olio di oliva. L’aceto è formidabile in molte situazioni, non solo per il condimento delle insalate. Ottimo per rimuovere i residui di calcare. Fate una prova con il filtro dei rubinetti, quello che di tanto in tanto va svitato per togliere piccoli depositi. Di solito ha anche incrostazioni di calcare. Preparate un bicchiere con aceto e acqua (dosi a fantasia, intorno al 50%) e immergete il filtro per un’ora circa. Tornerà ad essere pulito e con i forellini liberi. Sarà un piacere riavvitarlo e vedere che l’acqua avrà un bel getto. La soluzione acqua-aceto funziona anche per pulire altri oggetti, per far tornare nitido il vetro delle bottiglie per l’acqua o per togliere cattivi odori. Con un po’ di pratica, verrà naturale usarlo con maestria e personalizzazione. C’è chi ci pulisce l’interno del frigorifero. E funziona alla grande.

Il caffè in polvere o i fondi dell’espresso (o della moka) si prestano ad essere utilizzati come anti-odore. Fate un piccolo esperimento con le scarpe. Preparate un sacchettino con del caffè in polvere e mettetelo nella scarpa. Sorprendente! Potete provare anche con il fondo, in alternativa alla polvere, così non sprecate nulla. E sentirete a naso quale delle due modalità funziona di più nel vostro caso.  Dopo aver pulito il pesce, per togliere l’odore che resta a lungo sulla pelle, può andare bene mettere sul palmo della mano un residuo di fondo di caffè e strofinare entrambe le mani. C’è chi usa il caffè, quello appena fatto, magari lungo all’americana, per fare un pediluvio dal doppio effetto: rilassante e deodorante. La tecnica è semplicissima. Si versa un mezzo bicchiere di caffè nella bacinella dove avete già messo dell’acqua calda. E buon ammollo. Nel frattempo si consiglia di leggere un buon libro, mentre i piedi hanno la loro magnifica e piacevole occupazione.
Volendo, prima di fare il pediluvio, utilizzate il fondo di caffè per strofinare i piedi con un bel massaggio prolungato, soprattutto in quelle zone un po’ ostiche, che tendono ad indurire. Che effetto fa? Provate e vedrete. E poi seguirà il pediluvio come descritto.

Ah, dimenticavo! Se pulite il frigorifero con una soluzione acqua e aceto, come si accennava sopra, dopo aver pulito lasciate su un ripiano un fondo di caffè, all’interno di una tazzina o un piccolo bicchiere. Contribuirà ad evitare nuovi odori. Passiamo all’olio d’oliva, questo sanissimo alimento ricco di principi nutritivi e antiossidanti. Bene, oltre a condimenti a crudo, o usato per gli arrosti, si presta a infinite applicazioni. Grazie anche alla Vitamina E, è utile nella protezione della pelle. Pensate a certe screpolature persistenti, come quelle dei talloni. Si possono fare degli impacchi, si copre con un panno e si lascia passare un po’ di tempo. Anche in questo caso è utile munirsi di un buon libro o rivedere un fantastico film o fare quel che più aggrada, comodamente seduti in poltrona. L’olio intanto agisce con le sue capacità emollienti, nutritive ed elasticizzanti.

La natura ci dona una quantità inesauribile di erbe aromatiche. Molte di loro hanno qualità sorprendenti. Una passeggiata in antiche erboristerie, dove l’erborista ha voglia di dialogo, può essere un’esperienza rivelatrice. Intanto vediamo cosa fare con basilico e rosmarino, ad esempio. Facciamo un infuso con queste erbe, con permanenza di almeno quindici minuti dopo la bollitura dell’acqua. Dopo aver filtrato, possiamo fare degli impacchi sulla cute, o per semplice e ottima azione tonificante, o anche per lenire fastidi dovuti a forme di artrosi o dolori muscolari di lieve entità. Abbiamo appena pennellato l’argomento che è vasto, praticamente inesauribile. Aggiungeremo nuove pagine, oppure, chi volesse, può sbizzarrirsi a googlare o fare quattro passi in libreria o edicola a cercare materiale in materia.

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