Giornata della Memoria, Acquaroli:«É un dovere, deve unire e pacificare la nostra comunità»

di REDAZIONE –

ANCONA – «La memoria è un dovere di fronte ai fatti tragici accaduti. La memoria è consapevolezza di tutti crimini contro l’umanità: non vogliamo si ripetano mai più. La memoria è garante della nostra identità: deve unire e pacificare la nostra Comunità. Credo sia necessario partire da questa riflessione per comprendere il senso autentico e profondo della Giornata della Memoria». Inizia così l’intervento del Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, in occasione della ricorrenza celebrata in Consiglio regionale. «Questa è la storia: consapevolezza critica della memoria, connessa con la coscienza e con la volontà di conservarla per guardare al futuro con consapevolezza per non ripetere gli errori del passato. La memoria è importante per noi e, soprattutto, per i più giovani. Il tempo passa e le nuove generazioni sono sempre più figlie di madri e padri con non hanno vissuto gli orrori accaduti. É forte il rischio dell’oblio».

«Ricordiamo la Shoah come un periodo buio ed efferato, che obbliga tutti noi ad assumerla come simbolo di tutti i crimini, gli orrori, le sofferenze, le tragedie del mondo e della storia che hanno calpestato la dignità degli esseri umani. – spiega Acquaroli – La Giornata della Memoria, pertanto, non può essere patrimonio di parte ed è nostro dovere evitare che possa essere utilizzata come qualcosa di strumentale. É un simbolo che si estende e ci porta a ricordare tutti i crimini commessi contro l’umanità, per motivi ideologici, politici o religiosi. Tutti, nessuno escluso. Questa è anche l’impostazione dell’Europa, espressa con la risoluzione approvata dal Parlamento Europeo nel settembre 2019, sull’importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa. Con questa risoluzione il Parlamento europeo ha condannato tutte le forme di totalitarismo che hanno schiacciato i popoli europei».

«La Giornata della Memoria dovrebbe pertanto servire a rafforzare in tutti i cittadini e soprattutto nelle giovani generazioni la coscienza profonda affinché non si perdano mai più nel percorso dell’umanità i principi irrinunciabili della pace e della libertà, della giustizia e della solidarietà, in nome della salvaguardia e della dignità di ogni persona umana. aggiunge Acquaroli –  Per questo il nostro compito oggi è riappropriarci di quella storia e trasformarla in progettualità per il tempo presente e futuro, di fronte a qualsiasi pericolo di violenza. La Giornata della Memoria ci indica che dobbiamo mantenere vivo il ricordo della Shoah e di ogni altro delitto contro l’umanità,  che dobbiamo rendere onore a tutte le vittime e condannare tutti i colpevoli in maniera chiara e inequivocabile».

«Tutto ciò è ancora più necessario perché stiamo vivendo tempi difficili, in cui sono indispensabili unità, solidarietà e coesione. La Giornata della Memoria si celebra, oggi, nel pieno di una pandemia globale. – conclude – La crisi pandemica sta unendo tutti i popoli, per combattere un nemico invisibile e comune. «Nessuno si salva da solo», ha detto Papa Francesco. Questa lotta contro il virus si vince solo insieme, rafforzando le ragioni dell’unità e della solidarietà. La Giornata della Memoria 2021 ci offre così uno stimolo importante di consapevolezza: l’umanità è legata da un destino comune, che deve essere sempre basato sui valori universali di pace, giustizia e fratellanza. Sta a noi, ad ognuno di noi, rispettare e promuovere sempre tali valori e diritti universali del genere umano».

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