di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È calato il sipario sul secondo appuntamento della quarta edizione della rassegna letteraria e musicale In Art, organizzata dall’associazione culturale Rinascenza, con la direzione artistica di Annalisa Frontalini, una serata scintillante tanto quanto le stelle cadenti che sono solite solcare il cielo durante la notte di San Lorenzo. “La milonga di Paolo e Francesca. Omaggio a Dante e ad Astor Piazzolla” ha conquistato il pubblico con l’intramontabile passione protagonista del V canto dell’Inferno di Dante, abbinata alle note travolgenti del tango del compositore argentino e alle melodie di altri grandi della musica, tra cui Ennio Morricone. L’evento è andato in scena nella splendida cornice della Palazzina Azzurra e non solo ha fatto registrare il tutto esaurito, ma ha attirato anche la curiosità dei numerosi passanti, che non hanno potuto fare a meno di fermarsi per assistere all’esecuzione di pezzi come “Libertango”, “C’era una volta il West”, “Quizàs, quizàs, quizàs”, con tanto di applausi di accompagnamento e video per immortalare gli altissimi momenti musicali che hanno caratterizzato la serata.
Al termine del concerto, gli artisti hanno concesso un bis incitati dagli spettatori, animati dal fuoco del tango, e hanno poi speso parole di ringraziamento per l’associazione Rinascenza, che da anni regala alla Riviera delle Palme appuntamenti di grande spessore culturale e richiama alcuni tra gli artisti più prestigiosi del panorama nazionale e non solo. In particolare il tenore Aldo Caputo ha sottolineato la competenza e il coraggio della direttrice artistica Annalisa Frontalini, che, nonostante il periodo difficile, ha lavorato per continuare a diffondere l’arte, vera e propria luce nelle tenebre. La rassegna ha il patrocinio e il sostegno del Comune di San Benedetto del Tronto, del Consiglio Regionale-Assemblea legislativa delle Marche e dello Studio Latini di Alba Adriatica in qualità di sponsor ufficiale.
Il 10 agosto ha visto ospiti la studiosa Claudia Di Fonzo, che ha presentato, in anteprima nazionale, il libro “Musica e poesia della Commedia di Dante” (Infinito Edizioni) e ha realizzato la regia e i testi dello spettacolo, anch’esso in prima nazionale, dedicato alla “milonga di Paolo e Francesca”, con la voce narrante dell’attore Piergiorgio Cinì e le musiche di Astor Piazzolla eseguite dal Klassik Swing Italian Quartet (Günther Sanin, primo violino dell’Arena di Verona, Roberto Corlianò, pianoforte, Gianfranco De Lazzari, accordeon, Ivano Avesani, contrabbasso). È intervenuta anche la stimatissima artista e pittrice Claudia Cundari, autrice dell’opera sulla copertina del libro della Di Fonzo, “Tra alba e tramonto nel cuore” (2015, 80x80x4). Il quartetto ha poi regalato al pubblico il concerto “Remembering”, con il tenore Aldo Caputo come special guest. Ha introdotto la serata, dialogando con Claudia Di Fonzo, il consigliere comunale Gianni Balloni.
«Dante fa parlare Francesca come se fosse una delle trovatrici provenzali, ma ribalta il concetto in base ai principi della tradizione cristiana e, ripensando questa esperienza d’amore, scrive “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”, cioè che questo amore, “ch’al cor gentil ratto s’apprende”, non perdona, però, il modo di riamare, cioè di sottomettere la volontà al piacere e, per questo, “condusse noi ad una morte” – ha spiegato la Di Fonzo, prima di soffermarsi sul tema centrale del libro, cioè quello della musica nella poesia dantesca – Dante non divorzia mai dalla musica, dice che la poesia è una finzione creata con retorica e musica. Nella Commedia è palese, musica infernale nell’Inferno, musica liturgica nel Purgatorio e nel Paradiso ars nova, cioè una musica polifonica».
E riguardo alla sua “riscrittura” del V canto dell’Inferno, Claudia Di Fonzo ha detto: «Ho avuto l’ardire di provare a riscrivere qualcosa per gustarci il V canto dell’Inferno e, folgorata dalla mia temporanea esperienza di tango argentino, ho pensato che questo canto potesse essere rappresentato, per analogia, proprio dalla musica del tango argentino. Per milonga si intende una serata di tango. Questa milonga è composta da cinque momenti, che sono la mirata, l’abbraccio, il lamento, la storia d’amore e l’abbandono, associati ai vari momenti della storia di Paolo e Francesca».
La voce narrante di Piergiorgio Cinì ha poi accompagnato le varie tappe di questo percorso emozionale dedicato all’amore che è passione, dolore e, infine, morte. Gli intermezzi musicali, a formare un tutt’uno con quelli recitati, affidati al Klassik Swing Italian Quartet, hanno proposto alcuni tra i più suggestivi brani di Astor Piazzolla: “Libertango”, “Milonga del Angel”, “Chiquilin de Bachin”, “Oblivion”, “Jeanne y Paul”, da “Ultimo tango a Parigi”, pezzi che hanno reso l’aria vibrante e l’atmosfera della Palazzina Azzurra ancora più suggestiva. Nel concerto, dove è intervenuto anche il tenore Aldo Caputo, il Klassik Swing Italian Quartet ha regalato al pubblico ulteriori emozioni, che sono durate fino al termine della performance. Partendo con una parafrasi dal “Faust” di Gounod per violino e pianoforte, passando per “C’era una volta il west” di Ennio Morricone, “Il postino” di Bacalov, “Adiòs Nonino” di Piazzolla, fino a “Quizàs, quizàs, quizàs”, cantata dalla voce di Caputo, e alla “Czarda” per violino composta da Sanin. Infine, l’acclamato bis “Core ingrato”, anch’esso interpretato da Aldo Caputo, ha chiuso la splendida notte delle “stelle cadenti”.
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