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MARCHE – Una terra di grandi bianchi secondo il Gambero Rosso. Le Marche secondo la Guida Vini d’Italia 2022 si confermano regione vocata per i vini bianchi ma non mancano punte di eccellenza tra i rossi. Su 24 Tre Bicchieri, la massima onorificenza attribuita dagli assaggiatori della prestigiosa guida, ben 16 sono Verdicchio (di cui 5 di Matelica). Bene anche l’Offida Pecorino (4 riconoscimenti) mentre tra i rossi si distinguono Rosso Piceno superiore e Lacrima di Morro d’Alba superiore capaci di “rivaleggiare senza timore con i pari di tutto il mondo” dicono dal Gambero mentre su Verdicchio e Pecorino aggiungono che questi vini “vanno a gonfie vele dal punto di vista qualitativo”. Rispetto allo scorso anno la lista dei Tre Bicchieri vede un aumento di menzioni (+ 3). «Anche questo ennesimo risultato – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – testimonia la crescita qualitativa frutto del lavoro dei nostri agricoltori. Quelli delle guide sono riconoscimenti che la nostra regione può vantare anche a livello internazionale nonostante il periodo di incertezze dal quale speriamo di uscire presto». Aumentati negli ultimi 10 anni i comuni interni (nelle sole Marche il 57% della popolazione beve vino, più moderatamente, rispetto al 55.8% del passato), dopo la frenata dovuta al Covid si spera in una ripresa dell’export che, al primo semestre 2021, ha toccato quota 26,4 milioni di euro: grosso modo stabile rispetto allo scorso anno ma il 2,3% in meno rispetto allo stesso periodo pre Covid. Tra difficoltà negli scambi e canale horeca bloccato dalle misure anticontagio il 2020 dell’export ha visto un calo dei vini marchigiani del 9,5%, oltre 5 milioni in meno rispetto al 2019.
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