di REDAZIONE –
RIPATRANSONE – Il bilancio della Banca di Ripatransone e del Fermano si chiude con un utile di 2.006.000 Euro. Un risultato estremamente positivo che archivia un 2017 caratterizzato dalla fusione, avvenuta nel mese di luglio, tra la Banca di Ripatransone e la Banca del Fermano. Due realtà del Credito Cooperativo che hanno voluto condividere obiettivi e strategie al fine di creare una realtà bancaria tra le più importanti del panorama regionale. Nel corso del 2017 la raccolta da clientela ovvero le somme depositate nella banca, costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito, ammontano a 303 Milioni di euro. La Banca di Ripatransone e del Fermano ha dimostrato come anche nel 2017 ha reinvestito sul territorio ciò che raccoglie sul territorio. Gli impieghi, ovvero i crediti verso la clientela, si sono attestati a 243,6 Milioni di euro, con una dinamica in aumento del 1,80% su fine 2016.
«La ripresa, seppur ancora modesta, del ciclo economico e il permanere dei tassi su livelli estremamente ridotti non ha generato una solida ripresa della domanda di credito – ha detto Michelino Michetti, presidente della Banca di Ripatransone e del Fermano – e in un contesto generale ancora caratterizzato da incertezze la nostra Banca ha comunque privilegiato il rapporto di servizio alle economie dei territori serviti, in particolare alle famiglie e alle piccole imprese». Grazie alla strategia gestionale adottata è migliorato anche il patrimonio della banca. «L’adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica ha da sempre rappresentato un elemento fondamentale nell’ambito della pianificazione aziendale – ha aggiunto il presidente Michelino Michetti – e ciò a maggior ragione nel contesto attuale, in virtù dell’importanza crescente che la dotazione di mezzi propri assume per il sostegno all’operatività del territorio e alla crescita sostenibile della Banca. Per tale motivo la Banca persegue da tempo politiche di incremento della base sociale e criteri di prudente accantonamento di significative aliquote degli utili, largamente eccedenti il vincolo di destinazione normativamente stabilito. Anche in ragione delle prudenti politiche allocative, le risorse patrimoniali continuano a collocarsi al di sopra dei vincoli regolamentari».
Alla fine del 2017 il patrimonio netto contabile ammonta a 34.907.294,34 euro che, confrontato con il medesimo dato al 31/12/2016, risulta incrementato del 0,74%. «Il Piano strategico 2017 – 2019 è stato elaborato in funzione del progetto di fusione per incorporazione della Banca del Fermano da parte della Banca di Ripatransone – ha detto Vito Verdecchia direttore generale della Banca di Ripatransone e del Fermano – e che nello stabilire l’orizzonte temporale triennale 2017 – 2019, l’anno 2017 è stato ipotizzato nella sua interezza come anno di operatività della nuova Banca, mentre in realtà la fusione ha avuto efficacia dal 1 luglio 2017 e quindi la stessa nuova banca per il primo anno di Piano ha operato solo nel secondo semestre».
La Banca alla fine del 2017 presenta un rapporto tra capitale primario di classe 1 ed attività di rischio ponderate (CET 1 capital ratio) pari al 17,77% superiore al 17,47% del 2016; un rapporto tra capitale di classe 1 ed attività di rischio ponderate (T1 capital ratio) pari al 17,77% rispetto al 17,47% del 2016) ed è in aumento anche il rapporto tra fondi propri ed attività di rischio ponderate (Total capital ratio) pari al 18,39% rispetto al 17,47% del 2016. «Il miglioramento dei suddetti indici rispetto all’esercizio precedente – ha detto il direttore generale – confermano la solidità della Banca di Ripatransone e del Fermano e in particolare l’aumento del “Total Capital Ratio” è da attribuirsi, oltre che alla già citata flessione delle attività di rischio ponderate all’incremento dei fondi propri a seguito, principalmente, della destinazione di una percentuale pari al 95,51% dell’utile di esercizio».
Nel corso del 2017 sono state numerose le iniziative mutualistiche della Banca di Ripatransone e del Fermano come ha sottolineato il presidente Michelino Michetti: «La Banca, come di consueto, è anche intervenuta in modo tangibile a sostegno di tante iniziative a valenza sociale tra le quali il “Progetto scuola – famiglie”, un’iniziativa avviata ormai da diversi anni che prevede la concessione di finanziamenti a tasso zero per l’acquisto di libri di testo, di personal computer, per il pagamento di tasse universitarie, per il consegui– mento della patente di guida e per il pagamento dell’abbonamento annuo per il trasporto studenti; l’adesione al Progetto Crescere nella Cooperazione; il progetto di educazione finanziaria in collaborazione con gli Istituti di Istruzione Secondaria denominato “110 e lode”; i finanziamenti agevolati in favore dei soci f per iniziative ed esigenze particolari; facilitazioni di tasso e spese in favore dei soci su finanziamenti destinati all’acquisto e/o ristrutturazione della prima casa oltre alla concreta e costante vicinanza al mondo dell’associazionismo attraverso il supporto a diverse iniziative a carattere benefico, sociale, culturale e sportivo».
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