di REDAZIONE –
ASCOLI PICENO – Ieri mattina ad Ascoli alla presenza dell’assessore regionale al Bilancio e Informatica Guido Castelli si è svolta la conferenza stampa per presentare il Progetto “Meglio”: un sistema sperimentale e di alta innovazione, realizzato sul territorio nazionale, in grado di rilevare i terremoti. Presenti, tra gli altri, l’assessore regionale al Bilancio e Informatica Regione Abruzzo, Guido Quintino Liris e da remoto il presidente INGV Carlo Doglioni, il presidente dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), Diederik Sybolt Wiersma e il presidente Open Fiber, Franco Bassanini.
«Dopo la frana di Ancona – ha sottolineato Castelli – si mise mano ad una serie di tecniche che consentirono ai primi edifici pubblici di avere gli antesignani dei dissipatori. Questo per dire che la strategia dell’adattamento consente anche di connettere la ricostruzione con quelle che sono le evoluzioni della tecnologia, quali l’utilizzo dei sensori che si affermano come una delle soluzioni per cui e assolutamente impossibile prescindere. É necessario disporre di strumenti in grado di leggere i movimenti sismici che possono stabilire l’evento di un possibile terremoto».
«Tra le misure del PNRR – ha proseguito l’assessore – vi è quella del Fondo complementare al terremoto dove è previsto un finanziamento improntante per l’applicazione massiva di sensori e la gestione di piattaforme che ascoltano i movimenti tellurici dei territori. Inoltre, la protezione civile della Regione Marche, a Colle Ameno di Ancona, ospita da tempo la sede dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia dove gestisce le attività di monitoraggio sismico del territorio. Ad Ascoli, invece, nell’ambito di una convenzione regionale per il monitoraggio degli edifici strategici ha già una stazione di rilevamento sismico nel Palazzo dell’Arengo. La Regione è sensibile alla previsione e prevenzione dei fenomeni naturali e auspica che la nuova installazione possa integrarsi nel sistema già esistente e finanziato dalla Regione stessa».
Il progetto, sviluppato da Open Fiber, INGV, INRiM e Bain, approda sul campo dopo due anni di sperimentazione in laboratorio ed è già attivo sulle fibre ottiche di Open Fiber da Ascoli Piceno a Teramo. Il sistema di rilevazione è dotato di un particolare sensore laser, progettato e realizzato da INRiM, che è stato applicato alla fibra ottica. Durante l’evento saranno presentati il progetto e i primi risultati. Rispetto ai tradizionali sismografi distribuiti sul territorio nazionale, il POP (Point of Presence) dove è custodito il sistema di monitoraggio, offre una rilevazione puntiforme. Questa innovativa tecnologia mima il funzionamento del sistema nervoso ed è in grado di rilevare movimenti sismici lungo tutta la tratta che viene monitorata.
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