di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa pervenuta in redazione da partedell’Associazione Punto Aiuto Cittadino: si tratta di una lettera aperta che il presidente Elio Core ha indirizzato al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e al Sindaco di San Benedetto del Tronto Antonio Spazzafumo. Di seguito riportiamo il testo:
«Egregio Presidente, Egregio Sindaco, il virus pandemico continua la sua inarrestabile corsa seminando morti e contagi. Il nostro paese, nel rispetto delle vigenti leggi sanitarie, è sottoposto a sacrifici, rinunce e massiccia campagna vaccinale. Ciò nonostante, dopo due anni, è in atto un peggioramento del contagio virale peraltro assai diffuso. Sulla base di quanto in premessa dunque, ci rivolgiamo a Lei quale responsabile della sanità nelle Marche, affinchè possa avviare nelle sedi competenti, una approfondita analisi sulla gestione pandemica nel nostro paese.
L’associazione Punto Aiuto Cittadino, da tempo, sostiene che la battaglia contro il virus e la sua definitiva sconfitta, passa non solo attraverso il vaccino, ma anche per la ricerca di farmaci antivirali di ultima generazione, la terapia degli anticorpi monoclonali e nuovi protocolli sanitari. Le recenti statistiche del Ministero della Salute segnalano che il piano vaccinale ha raggiunto ormai 86% della popolazione, risultato apprezzabile ma non sufficiente per sconfiggere il temibile morbo. Per questi motivi, crediamo che sia giunto il tempo di avviare a qualsiasi livello istituzionale una profonda riflessione sulla attuale gestione della pandemia e i suoi protocolli operativi.
Abbiamo l’impressione che il solo vaccino non sia sufficiente a sconfiggere il virus. Servono anche comportamenti individuali responsabili e usi di presidi sanitari diffusi, oltre al potenziamento della medicina territoriale. Occorre rafforzare gli organici medici ed infermieristici nelle corsie ospedaliere. Riaprire gli ospedali periferici, chiusi a causa di politiche dissennate, con la pia illusione di perseguire l’equazione costi benefici, depauperando di fatto professionalità e strutture pubbliche.
La moderna medicina si basa essenzialmente sulla telematica, sulla robotica intra e extra ospedaliera, sul decentramento delle specialistiche sul territorio, ivi compreso quello sambenedettese, sulla prevenzione delle malattie, avviando a qualsiasi livello massicce campagne informative, coinvolgendo i cittadini. Occorre evitare di intasare le corsie degli ospedali, riservando le strutture pubbliche alle patologie acute. A conclusione della missiva vogliamo ricordare che a causa del covid anche nella nostra Regione vengono rinviate prestazioni sanitarie quali interventi e prenotazioni per visite specialistiche con il concreto rischio di ammalare. Accadimenti questi che non depongono a favore della prevenzione delle malattie, pilastro su cui si basa il futuro della sanità».
Copyright©2021 Il Graffio, riproduzione riservata