Kane Tanaka spegne 119 candeline: «Il segreto? Sonni tranquilli e bere tanta acqua»

Kane Tanaka (foto Ansa)

di ROSITA SPINOZZI –

Sono 119 le candeline sulle quali il 2 gennaio ha soffiato la giapponese Kane Tanaka, entrando così nel Guinnes dei Primati in qualità di donna più longeva al mondo ancora in vita. Siamo rimasti colpiti dal suo sguardo vispo e dal piglio deciso che sembrano quasi farsi beffa dell’incedere degli anni e, se consideriamo che la signora Kane è sopravvissuta a tre epidemie – la spagnola (1918-1920), la Sars (2004) e finora al Covid, come pure è uscita indenne da due Guerre Mondiali, dagli effetti della bomba atomica di Nagasaki e persino da un cancro al colon avuto all’età di 103 anni – viene con sé dire che questa donna è veramente straordinaria. E che spesso la realtà supera la fantasia in quanto l’anziana signora in questione non ha davvero nulla da invidiare agli eroi della Marvel. A lei i “super poteri” non servono, in quanto è lei stessa un prodigio della natura. Kane Tanake – Decana dell’Umanità dopo la morte di Chiyo Miyako (22 luglio 2018) nonchè terza persona più longeva della storia dietro alla francese Jeanne Calment e alla statunitense Sarah Knauss – fa simpatia al primo sguardo. I suoi hobby? La calligrafia e i calcoli. I suoi “segreti”? Principalmente dormire sonni tranquilli, ma anche nutrirsi di riso, pesce e zuppa, bere molta acqua: il suo è un regime alimentare che segue, pensate un po’, da quando aveva 112 anni. Ammette di avere un buon appetito e di adorare i dolci, beve tre lattine al giorno di caffè in scatola, bevande nutrizionali e bibite gassate. La signora risiede attualmente in una casa di cura a Higashi-ku, nella prefettura di Fukuoka, dove trascorre il tempo giocando a “Othello” e facendo brevi passeggiate nei corridoi della struttura. «La famiglia significa tutto per me», è questa la frase che ripete spesso. Tra gli aneddoti che la riguardano, ecco il più significativo: dopo il rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020 a causa della pandemia, le è stato riconfermato il ruolo di tedofora per l’11 maggio successivo anche, purtroppo, la staffetta non è stata eseguita per una difficoltà tecnica. Inoltre nel 2010 suo figlio ha scritto “In Good and Bad Times, 107 Years Old”, un libro che parla della vita e della straordinaria longevità di Kane Tanake. Abbiamo scelto lei come figura femminile con cui aprire l’anno, e l’augurio che tutti noi facciamo alla signora è quello di poter spegnere le sue future 120 candeline in un mondo in cui il Covid possa essere soltanto un ricordo. Forse. Ma in questo caso il “forse” è sulla fine della pandemia, nessun dubbio invece sul traguardo dei 120 anni di Kane Tanake.

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