Bolletta salata anche in campagna, Coldiretti Marche: «Serve piano per biometano agricolo»

di REDAZIONE –

MARCHE – Il caro energia si fa sentire anche in campagna e Coldiretti Marche lancia l’allarme: “Un impatto devastante che si sta abbattendo su un settore strategico”. Carburanti, materie prime, fertilizzanti, elettricità: non c’è voce che non abbia subito un incremento tra quelle legate all’agricoltura. Costi che le aziende devono affrontare per i combustibili dei trattori, per il riscaldamento delle serre, per l’acquisto di fitosani­tari e fertilizzanti, per l’impiego di materiali come la plastica, la carta o il vetro. L’emergenza energetica si riversa infatti – sottolinea Coldiretti – non risparmia fattori fondamentali di produzione come I fertilizzanti, ad esempio, hanno visto un aumento del +143%, le torbe un +20%, il vetro +40% fino alla carta con +31%. Senza contare l’allungamento dei tempi di consegna. “In questa situazione drammatica il Governo è chiamato a intervenire per alleggerire la bolletta energetica. Con la situazione attuale si penalizza un settore strategico per quel che riguarda l’approvvigionamento alimentare – spiegano da Coldiretti Marche – nel medio lungo termine dobbiamo dotarci di riserve energetiche sostenibili. Per questo, come Coldiretti, sosteniamo la filiera del biometano agricolo da fonti rinnovabili con l’obiettivo di arrivare a rappresentare il 10% del fabbisogno della rete del gas nazionale”. Secondo Coldiretti su dati Enea la produzione agricola e quella alimentare in Italia assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali. Rincari che poi si riversano sugli scaffali e, di conseguenza, nelle tasche delle famiglie. Produrre grano duro per la pasta costa il 30% in più, circa 400 euro in più all’ettaro, olio extravergine di oliva il 12%.

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