di REDAZIONE –
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del “Comitato Civico Cittadino Ospedale Madonna del Soccorso Io Resto qui! e Ci Arrivo Facile” pervenuto oggi in redazione –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «Il comitato civico cittadino torna a farsi sentire dopo le notizie apparse sulla stampa di questi giorni dopo la presentazione della Mozione sulla Sanità all’ultimo ritirata. Rimarcando la volontà espressa da quattromila e quattrocento cittadini che hanno chiesto che il Madonna del Soccorso rimanga lì dov’è sostenendo e sottoscrivendo la nostra iniziativa, ci facciamo portavoce della necessità di implementare ma non delocalizzare il nostro ospedale.
Chiediamo ai nostri amministratori di sollecitare l’Amministrazione Regionale a costituire una commissione tecnica che possa valutare in massima trasparenza se sussistono le possibilità di intervenire sulla struttura ospedaliera attuale anche con nuovi interventi strutturali o di procedere verso una nuova ubicazione del nostro ospedale. Lo chiedono a gran voce i cittadini che ben sanno che la delocalizzazione comporta il grave pericolo di perdere la Struttura nel proprio territorio cittadino.
Come si può parlare poi ancora oggi di arretramento dell’autostrada quando questo studio è stato già fatto e poi decaduto per gli elevati costi e per le perplessità dei sindaci dei territori interessati per il consumo di suolo e la forte cementificazione del territorio? Dell’arretramento dell’autostrada la nostra città non ne trae alcun beneficio, noi non abbiamo bisogno di un by pass nord/sud e viceversa. Dalla Statale 16 o dal porto facendo ulteriori accessi per arrivare in autostrada “liberalizzata” il percorso sarebbe tutto in salita ed attraverserebbe zone già residenziali.
Da più di uno studio approfondito del traffico che congestiona la nostra città, commissionati dalle precedenti amministrazioni comunali, è emerso che gli intasamenti sono prodotti per il 93% dal traffico locale cioè da coloro che circolano per raggiungere la parte nord e la parte sud della città, per intenderci dalla zona San Filippo alla zona di Porto d’Ascoli e viceversa.
Il nostro staff di ingegneri ha realizzato un progetto di una nuova viabilità sotto le colline (e per favore non chiamatela più bretella), in grado di sbottigliare le tre direttrici che attraversano San Benedetto che ora più che mai hanno bisogno di una soluzione urgente e non rimandabile nel tempo.
Il nostro progetto permette la massima facilità di spostamento degli autoveicoli da un lato all’altro della città, le zone centrali, la zona ospedale, la zona Santa Lucia e gli insediamenti produttivi collinari ed anche in prospettiva del terzo braccio del porto con cui si andrebbe ad interfacciare. Servirebbe in maniera ottimale il traffico portuale in vista del suo sviluppo commerciale e cantieristico, portando economia a quel settore da anni in crisi di sviluppo in mancanza anche di una viabilità adeguata.
La nuova infrastruttura verrebbe realizzata con il massimo rispetto per l’ambiente poiché quasi tutto il tracciato passerebbe in galleria, ridotto impatto ambientale e contenuti tempi di realizzo, evitando espropri di aree private. La soluzione ideale per la nostra città che risolverebbe il problema degli intasamenti e delle lunghe file, soprattutto in estate e darebbe uno slancio all’economia incrementando i collegamenti. Questa città ed i cittadini devono muoversi ed essere raggiunti e non baypassati».
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