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Il fascino del legno “dipinto”. Inaugurata alla Galleria Puccini di Ancona la mostra “Legno, metafore di memoria e di vita” di Mario Capponi –
ANCONA – Lavorare il legno, si sa, è un’arte, come lo è la pittura e la scultura. Mettete tutto insieme e avrete un’arte al cubo. Mario Capponi di Montecosaro di Macerata (1937-2005) è stato falegname, restauratore di mobili, fino a maneggiare così bene la materia prima, il legno, da farne delle opere d’arte. Come nell’autoritratto esposto alla galleria gestita dall’Amia in via Matteotti 31/a del capoluogo regionale. Numerose sono state le sue sperimentazioni, impreziosite dalla preparazione avuta dall’Accademia di Belle Arti di Macerata (a 35 anni) e dal magistero del noto artista Remo Brindisi. Ecco le sculture a incastro, cui sono seguite quelle a raggiera o a ventaglio, il legno assume una caratteristica dinamica, dalla statica cubista si passa alla dinamica futurista; ecco la pittura esplorata dal collage all’informale materico, dall’espressionismo astratto al pop. Interessante presentazione della curatrice Loretta Fabrizi, già docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata, in presenza di Anna Cattaneo, moglie dell’artista e, tra gli altri, di Stefano Tonti, presidente Amia e Paolo Benvenuti direttore artistico dell’associazione organizzatrice. Mostra aperta fino al 23 aprile 2022, dal mercoledì al sabato ore 17-19,30. Ingresso libero, secondo norme anti Covid-19 vigenti.
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