di REDAZIONE –
RECANATI – Si terrà domenica 10 aprile alle ore 17, presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels, la presentazione del libro “Un salto nel folklore”, realizzato dal gruppo folkloristico Li Matti de Montecò e pubblicato da Giaconi Editore. Questo vero e proprio viaggio alla scoperta delle tradizioni marchigiane sarà anticipato dal saluto istituzionale di Rita Soccio, Assessore alla Cultura del Comune di Recanati, e verrà raccontato in una conversazione tra l’editore Simone Giaconi e gli autori del volume, Monia e Claudio Scocco, i quali, con il gruppo folk Li Matti de Montecò si propongono di recuperare e trasmettere anche alle nuove generazioni le tradizioni popolari che hanno accompagnato la vita dei nostri avi. Il libro intende creare delle condizioni fertili per la ripresa delle tradizioni e degli usi locali e quindi una riscoperta delle nostre radici e della nostra cultura, riportando in primo piano la nostra storia e le nostre tradizioni che di sovente sono state messe ai margini e dimenticate.
Ormai gli antichi riti della nostra tradizione popolare, come la quasi totalità della cultura orale marchigiana, vanno inesorabilmente scomparendo, a causa delle profonde trasformazioni della società ed in particolare della polverizzazione della civiltà contadina. Oggi riproporre i canti tradizionali di una volta è un momento importantissimo per ricostruire alcuni momenti sociali e per cercare fare la storia della famiglia colonica marchigiana. Questo importante lavoro di ricerca è stato suddiviso rispettando il modo con cui venivano intonati i canti rituali di una volta, ovvero seguendo lo svolgimento calendariale dell’anno agricolo, in quanto erano strettamente connessi e legati al ciclo della natura che nasce, muore e risorge.
Ogni lavoro agreste aveva le sue melodie, e attraverso questi brani vengono rievocate le situazioni nella famiglia e i lavori tipici di un tempo, come la mietitura (canto a metetò o de lo mète), la trebbiatura (canti de lo vàtte), la fienagione (cantu a fienatò, o la vangatura (canto a vangatò), la vendemmia (canto de lo velegnà), lo “scartoccia” o scartocciatura del grano (la raccolta del granoturco), lo “velegnà” (la vendemmia), lo “fienà” (la tagliatura del fieno), o la zappatura o la semina o la raccolta delle olive o quando si andava sul biroccio (candu a viròcciu) e le feste sull’aia che a quelli facevano seguito, oltre ad alcune tra le feste tipiche come la “Pasquella” e il “Cantamaggio”. Appuntamento al 10 aprile, allora, per riappropriarsi di questa fondamentale pagina della memoria e dell’identità marchigiana.
Ingresso libero, prenotazione consigliata: whatsApp 3938761779/tel. 0717570410/ recanati@sistemamuseo.it
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