di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno ha aperto le porte ai ragazzi della 5 A Produzioni, dell’Istituto Ipsia Guastaferro, che hanno potuto osservare da vicino il ciclo produttivo di un’azienda farmaceutica. Il sito Pfizer di Ascoli Piceno è uno dei poli produttivi di eccellenza nel panorama farmaceutico mondiale, fortemente specializzato nella produzione di compresse solide orali. La forte innovazione delle tecnologie implementate, le forti competenze nella produzione di farmaci “a forte impatto e alto profilo farmacologico”, soprattutto in oncologia, nonché il livello professionale dei propri dipendenti, garantiscono la competitività del sito e lo posizionano come uno dei principali fornitori-chiave per Pfizer. I farmaci prodotti nello stabilimento di Ascoli Piceno sono distribuiti in tutto il mondo (inclusi due mercati importanti quali Stati Uniti e Giappone).
I ragazzi sono stati accolti da Sara Giovannini e Luciano Lori (entrambi senior specialist di qualità dello stabilimento) che hanno delineato una sintetica presentazione dell’azienda, illustrando tutto il ciclo di lavorazione dei prodotti dalle materie prime al confezionamento finale, soffermandosi sulle tecnologie distintive utilizzate, senza dimenticare di sottolineare il ruolo fondamentale di tutti i lavoratori che con competenza ed entusiasmo contribuiscono al successo dell’azienda.
La visita è proseguita nei reparti produttivi, dove i ragazzi hanno potuto vedere il complesso sistema di movimentazione dei materiali, realizzati con robot di ultima generazione, la complessità dei macchinari utilizzati per la miscelazione e il packaging, la professionalità e il rigore degli operatori.
La visita, organizzata dalla Dirigente e dai docenti e dell’Istituto Ipsia Guastaferro, in collaborazione con Pietro Catalini (responsabile di turno dello stabilimento Ascoli), rientra nel progetto di alternanza scuola lavoro, volto ad aiutare i giovani studenti a confrontare le proprie propensioni, aspirazioni e attitudini con tutte le opportunità disponibili sul territorio, fornendo loro gli strumenti per conoscerle e valutarle al fine di sviluppare la capacità di valutare le proprie scelte professionali anche in funzione dello sviluppo sociale e economico. Quindi promuovere lo sviluppo delle competenze professionali non solo come capacità legate all’esercizio di una specifica attività lavorativa, ma come capacità di utilizzare le conoscenze, fondandole su una dimensione pienamente culturale della tecnica e della professionalità.
Nel corso della visita allo stabilimento Pfizer, i ragazzi hanno avuto modo di fare tesoro delle conoscenze e dei consigli dei dipendenti dello stabilimento, accompagnati da Serena Minischetti (responsabile della comunicazione dello stabilimento). Il messaggio ricevuto da questa visita è che la competenza è la risorsa decisiva per il successo, sia dell’impresa che della persona, e questo significa saper fare bene una cosa, sapere perché farla così e sapere come rifarla quando cambiano le condizioni di lavoro o i modi di produzione. La competenza deve essere costruita e “rilavorata” per tutto il corso della vita, richiede di saper usare, combinandole nel modo più produttivo possibile, conoscenze, abilità, atteggiamenti diversi. La cultura tecnica e la tecnologica combinano in modo potente e economicamente produttivo questa sintesi tra conoscenza e capacità di applicazione.
L’incontro con Pfizer ha rappresentato per l’Istituto Ipsia e per i ragazzi un motivo di crescita e la speranza di altri incontri formativi anche in un’ottica di collaborazione futura, considerate le recenti normative che incoraggiano le scuole a far svolgere agli studenti un breve periodo in azienda, al fine di conoscere e respirare l’aria di un contesto lavorativo e acquisire competenze, di base o tecniche, oltre che agevolare l’inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro o agli studi.
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