di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabato 25 giugno al PalaRiviera Vinicio Capossela apre “Nel cuore, nell’anima. Ritratti d’autore in musica e parole”, omaggio dei grandi interpreti ai grandi autori della canzone italiana, proposta da Amat e Comune di San Benedetto del Tronto. In “Round One Thirty-five 1990-2020. Personal Standards”, a San Benedetto in unica data regionale, Vinicio Capossela ripercorre il repertorio dei suoi standard personali dei primi album, accompagnato dagli storici collaboratori Giancarlo Bianchetti, Enrico Lazzarini e Antonio Marangolo che dei primi dischi aveva curato gli arrangiamenti. Il 12 ottobre del 1990 fa usciva All’una e trentacinque circa, il suo disco di debutto nato sotto l’egida del grande Renzo Fantini e tenuto a battesimo da Francesco Guccini. Vincitore, l’anno dopo della Targa Tenco, l’album segnò l’inizio di un felice e caleidoscopico percorso artistico. Era intorno all’una e trentacinque che il Pjazza Club di Bellaria-Igea Marina si svuotava e diventava la culla dei nottambuli e dei lunatici, di quelli che non si arrendono mai e, se si arrendono, lo fanno in grande stile. Erano loro il primo pubblico delle canzoni di questo disco, registrate su una cassetta in un pomeriggio d’agosto del 1989. Pochi mesi più tardi, la cassetta finì nello stereo di Francesco Guccini e da lì nelle generose mani di Renzo Fantini, manager e produttore dello stesso Guccini e di Paolo Conte.
Un anno dopo il disco prese vita e divenne una sorta di film noir. Un ’Round midnight girato nell’Emilia dei CCCP e di Pier Vittorio Tondelli. Alla fine dell’estate 1990, una sera, nel locale Il posto di Verona c’era anche Enrico De Angelis, che segnalò Capossela ad Amilcare Rambaldi perché lo invitasse al Premio Tenco di quell’anno: «Vinicio seguiva stilisticamente una strada che noi amavamo moltissimo: quella di Tom Waits e di Paolo Conte. […] Ci colpì il fatto che quel modo di scrivere e cantare […] avesse trovato un continuatore». Nel 1991 il disco ebbe la Targa Tenco per la migliore opera prima, ex aequo con Passa la bellezza di Mauro Pagani.
Così quell’orario di esibizione si è trasformato in un disco odoroso di pioggia e moquette. Lampi biografici, canzoni scritte ad anticipare la vita quando ancora ci si faceva pace. Asfalto, lamieroni, locali epifanici come l’Escandalo o il Corallo. Istantanee disarmanti che rendono epico il viaggio, in cui è il suono, più che il senso delle parole, a dare corpo al mondo. «I suoni fanno da sfondo a un mondo immaginario. Un mondo pieno di guai, affollato di guitti stralunati, strade chiassose e vecchie macchine». I suoni sono quelli di Marangolo, di Jimmy Villotti, di Ellade Bandini, di Enrico Lazzarini. Tutto è partito da una melodia al pianoforte che ricordava una canzone di Dylan, I Was Young When I Left Home. Le parole ce le ha messe la vita con le sue fratture, e quel soffio ha allargato tutta la geografia. È l’epica del pianobar.
“Nel cuore, nell’anima” proseguirà nel palcoscenico di Piazza Piacentini al Paese Alto con il concerto di Nada Duo, il 13 luglio, e con Elio canta e recita Jannacci il 24 luglio. Biglietti: euro 35 per il primo settore e 30 per il secondo disponibili in tutte le biglietterie del circuito AMAT/VivaTicket, su vivaticket.com, alla biglietteria del Teatro Concordia (largo Mazzini, 1 tel. 0735/588246 orario 18/20) nei tre giorni precedenti gli spettacoli, e le sere di spettacolo dalle 19 al botteghino del PalaRiviera. In vendita – sempre nei ticket store del circuito AMAT/VivaTicket, su vivaticket.com e al Teatro Concordia nei tre giorni precedenti i concerti – anche i biglietti per Nada (13 luglio in Piazza Piacentini, posto unico numerato a euro 15) e per Elio canta e recita Jannacci (24 luglio in Piazza Piacentini, posto unico numerato a euro 20). Informazioni AMAT 071/2072439 www.amatmarche.net, Comune di San Benedetto del Tronto 0735/794438 – 0735/794587 www.comunesbt.it. Inizio ore 21.30.
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