di REDAZIONE –
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’associazione culturale “17 Festival” ha presentato martedì 8 novembre il grande risultato registrato dall’edizione 2022 dell’omonima manifestazione caratterizzata da sei appuntamenti in altrettanti Comuni delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Teramo, tra cui anche San Benedetto del Tronto. Nonostante fosse l’edizione della “ripartenza” dopo le misure restrittive imposte per contenere la diffusione del Covid-19, il “17 Festival” ha radunato migliaia di persone permettendo all’associazione di raccogliere 2.600 euro che sono stati devoluti, come d’abitudine, all’Associazione Italiana contro le Leucemie – Ail, portando il totale donato, grazie alle otto edizioni, a 16.500 euro. In passato, queste donazioni hanno portato molti benefici alla sanità locale, tra cui l’acquisto di un refrigeratore per il reparto di Ematologia dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli Piceno che, grazie a questa dotazione, ha potuto accreditare il proprio reparto come “centro trapianti italiano”.
L’idea della manifestazione è nata dalla volontà di Massimo Croci, oggi amministratore dell’associazione, di sensibilizzare le persone sull’importanza della ricerca nella lotta alla leucemia e ai linfomi e in memoria della moglie Marzia, scomparsa prematuramente il 17 dicembre 2011 (da qui il nome del festival). A oggi l’evento benefico ha visto il coinvolgimento di numerosi artisti e personaggi del mondo della cultura, ottenendo grande risonanza e incontrando un successo dopo l’altro. Nell’edizione 2022, il palco del “17 Festival” è stata calcato dai Management, dal giornalista Marino Bartoletti con il Duo Idea, dai Meganoidi, da DJ Walter Pizzulli di Radio M2O, da Hu, dagli autori del giornale satirico “Lercio”, dalla Bandabardò con Cisco e, infine, da Claver Gold, che ha presentato il suo ultimo disco in collaborazione con File Toy, Peppe Bastardo, Kenzie, Stephkill e Bleach.
«È stato un piacere – ha detto l’assessore al turismo Cinzia Campanelli – sostenere e promuovere questa manifestazione. La serata di Piazza Piacentini con il giornalista Marino Bartoletti è stata estremamente gradevole, un appuntamento del quale si parla ancora oggi. Lo spirito che anima gli organizzatori è ammirevole, perché trasforma il dolore in passione e azione».
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