di REDAZIONE –
OFFIDA – «Il Carnevale è di tutti e a Offida è una cosa seria». Così il sindaco Luigi Massa nel giorno di Giovedì Grasso, sul palco di un Teatro Serpente Aureo gremito di gente, ha dato inizio ai sei giorni di festeggiamenti per il Carnevale Storico di Offida. A partire dalla consueta consegna delle Chiavi della Città che quest’anno sono andate alla Congrega dei Leoni. Momenti goliardici hanno preceduto il momento solenne. Su tutti il “rapimento” dello stesso Sindaco, apparso in foto imbavagliato, da parte della Congrega degli Scozzesi (la stessa di Massa). La consegna delle Chiavi è una decisione che il primo cittadino di Offida prende in assoluta autonomia e le congreghe con fantasiose rivendicazioni cercano di avere la meglio sulle altre nei giorni precedenti al Giovedì Grasso. Una volta “liberato” Massa ha potuto consegnare quattro pergamene d’onore ad altrettante congreghe per celebrare l’anniversario dalla fondazione, recuperando anche gli anni in cui non si è svolto il Carnevale. Hanno ricevuto l’onorificenza: la Mangusta per i suoi 50 anni nel 2021; Lu Pa’Ch l’Oj per i 30 anni nel 2022; La Gabbia e la La Ptona rispettivamente per i 30 e i 20 anni raggiunti nel 2023. «La comunità offidana riesce a essere grande – conclude Massa – e a esprimere il meglio di sé in questi giorni straordinari che ci appartengono. Che appartengono a tutti. Di serenità, felicità e abbracci. Sempre nella giusta maniera, nel rispetto delle tradizioni». Tutti i presenti in teatro si sono alzati in piedi quando il sindaco ha dedicato questo Carnevale all’indimenticato Roberto D’Angelo.
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