San Benedetto, studenti della “Curzi” e poliziotti insieme contro il cyberbullismo

di REDAZIONE –

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Studenti della scuola secondaria “M. Curzi” e poliziotti insieme contro bullismo, cyberbullismo e violenza di genere. É l’iniziativa promossa dall’Isc Centro di San Benedetto della dirigente Elisa Vita nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione alla legalità e alla  partecipazione attiva e consapevole dei ragazzi, in quanto cittadini e protagonisti della realtà sociale. Guidati dalle rispettive docenti ed alla presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine, il sostituto commissario coordinatore Maurizio Nazionale, la sovraintendente Dott.ssa Anna Del Gaudio e la psicologa Giulia Tarullo, gli alunni di alcune classi seconde e terze della “Curzi” si sono confrontati su come utilizzare criticamente e consapevolmente i media, la rete e i social network, sui rischi connessi alla navigazione in Internet, sulla dipendenza dai videogiochi.

Ci si è soffermati anche sull’evoluzione del significato di amicizia nell’ambito dei social network e di internet e su come questi strumenti hanno cambiato il modo di relazionarsi con il prossimo, portando ad alcune devianze giovanili, a comportamenti trasgressivi e illeciti su quelle che sono vere e proprie emergenze sociali, al fine di prevenirle e contrastarle.Condotto abilmente dai rappresentanti delle forze dell’ordine, anche attraverso l’ausilio di video e filmati, il confronto ha visto la partecipazione attiva degli alunni che hanno mostrato interesse ed entusiasmo, oltre che preparazione e prontezza nelle questioni affrontate. Le loro domande, pertinenti ed interessanti, hanno messo in evidenza quanto queste siano tematiche molto sentite dagli adolescenti e che meritano quindi attenzione.

Al fine di sensibilizzare i giovani anche sull’amplificata potenzialità aggressiva e offensiva delle loro condotte nel web, rispetto a quelle tenute vis a vis, sono state illustrate le conseguenze psicologiche e penali che tali comportamenti hanno sui loro coetanei, nonché la responsabilità civile dei genitori per le conseguenze delle condotte-reato dei propri figli minorenni. Alla conclusione dell’incontro, i funzionari delle forze dell’ordine, ai quali va il ringraziamento della scuola per la disponibilità e la collaborazione, hanno dato alcuni suggerimenti su come poter affrontare eventuali episodi, sottolineando come sia fondamentale chiedere aiuto, denunciare e non assistere passivamente a situazioni del genere.

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